Dettaglio Attività Formativa
- Legenda
- Formazione:
- "RES": Residenziale
- "FSC": Formazione Sul Campo
- "FAD": Formazione a Distanza
- Edizione:
- annullata
- sospesa
- già svolta
- in corso di svolgimento
- in programma
Il travaglio di parto in acqua: la gestione non farmacologica del dolore (IRCBG_22123)
Crediti assegnati: 4.8 Durata: 3 ore
Tipo attività formativa: Formazione Residenziale
Tipologia: Formazione residenziale classica
Tipologia: Formazione residenziale classica
Organizzato da:
I.R.C.C.S. Burlo Garofolo (Trieste)
L'attività formativa residenziale è aperta anche a personale non dipendente o convenzionato dell'ente/enti fornitore/i
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>> professioni partecipanti
I.R.C.C.S. Burlo Garofolo (Trieste)
L'attività formativa residenziale è aperta anche a personale non dipendente o convenzionato dell'ente/enti fornitore/i
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Quote di iscrizione: partecipazione gratuita
Segreteria organizzativa
Referente: Cinzia Decorti
Telefono: 0403785206 Fax: 0403785487
E-mail: segreteria.formazione@burlo.trieste.it
Telefono: 0403785206 Fax: 0403785487
E-mail: segreteria.formazione@burlo.trieste.it
Informazioni sull'attività formativa
Responsabili Scientifici: DEBELLI MARTINA
Breve descrizione dell'attività formativa residenziale nel suo complesso
Ogni donna ha il diritto di vivere l¿emozionante periodo del travaglio di parto, del quale il dolore è parte integrante. Ogni donna lo vive in modo soggettivo, potenzialmente diverso in ogni gravidanza della stessa donna: su di esso incidono numerose variabili, che possono essere cliniche, ormonali, ambientali, relazionali e psicologici. Le metodiche per alleviare il dolore si dividono in farmacologiche, ad esempio l¿analgesia epidurale, e non farmacologiche, ad esempio il sostegno one to one dell¿ostetrica, il movimento libero, il massaggio o l¿idroterapia. Nelle revisioni Cochrane, la letteratura supporta l¿uso dell¿acqua in ostetricia durante il primo e/o il secondo stadio del travaglio: l¿acqua aiuta non solo il corpo a reagire al dolore, ma anche la mente a lasciarsi andare e soprattutto le emozioni ad emergere. Le Sale parto dell¿IRCCS Burlo Garofolo di Trieste sono dotate di 2 vasche per il travaglio in acqua. Negli ultimi anni il loro utilizzo si è però notevolmente ridotto, fino all¿attuale completo inutilizzo. Le cause sono svariate e possono essere l¿emergenza sanitaria tutt¿ora in corso, l¿aumento nell¿incidenza di gravidanze ad alto rischio e il massiccio turn-over delle ostetriche. Al termine della pandemia e al fine di riproporre il travaglio in acqua alle donne che lo richiedono e che rientrino nei criteri di inclusione, appare necessario organizzare un percorso formativo interno all¿Istituto con le ostetriche esperte volto a promuovere la qualità dell¿assistenza offerta nella nascita, nel rispetto della sicurezza dell¿utenza e degli operatori.
Breve descrizione delle relazioni più significative
- formare le ostetriche alla gestione del travaglio nelle vasche da travaglio - garantire la sicurezza delle donne e degli operatori nella gestione dei travagli in acqua
Ogni donna ha il diritto di vivere l¿emozionante periodo del travaglio di parto, del quale il dolore è parte integrante. Ogni donna lo vive in modo soggettivo, potenzialmente diverso in ogni gravidanza della stessa donna: su di esso incidono numerose variabili, che possono essere cliniche, ormonali, ambientali, relazionali e psicologici. Le metodiche per alleviare il dolore si dividono in farmacologiche, ad esempio l¿analgesia epidurale, e non farmacologiche, ad esempio il sostegno one to one dell¿ostetrica, il movimento libero, il massaggio o l¿idroterapia. Nelle revisioni Cochrane, la letteratura supporta l¿uso dell¿acqua in ostetricia durante il primo e/o il secondo stadio del travaglio: l¿acqua aiuta non solo il corpo a reagire al dolore, ma anche la mente a lasciarsi andare e soprattutto le emozioni ad emergere. Le Sale parto dell¿IRCCS Burlo Garofolo di Trieste sono dotate di 2 vasche per il travaglio in acqua. Negli ultimi anni il loro utilizzo si è però notevolmente ridotto, fino all¿attuale completo inutilizzo. Le cause sono svariate e possono essere l¿emergenza sanitaria tutt¿ora in corso, l¿aumento nell¿incidenza di gravidanze ad alto rischio e il massiccio turn-over delle ostetriche. Al termine della pandemia e al fine di riproporre il travaglio in acqua alle donne che lo richiedono e che rientrino nei criteri di inclusione, appare necessario organizzare un percorso formativo interno all¿Istituto con le ostetriche esperte volto a promuovere la qualità dell¿assistenza offerta nella nascita, nel rispetto della sicurezza dell¿utenza e degli operatori.
Breve descrizione delle relazioni più significative
- formare le ostetriche alla gestione del travaglio nelle vasche da travaglio - garantire la sicurezza delle donne e degli operatori nella gestione dei travagli in acqua
Lingua: Italiano
Professioni partecipanti
Ostetrica/o
OSS - Operatore Socio-Sanitario (NON ECM)
OSS - Operatore Socio-Sanitario (NON ECM)
Docenti torna su
DEGRASSI MAURA, LIUT VALENTINA, SCOLZ SABRINA
Obiettivo Formativo
Contenuti tecnico - professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, specializzazione e attività ultraspecialistica, ivi incluse le malattie rare e la medicina di genere.
Appartenente agli Obiettivi Nazionali
Appartenente agli Obiettivi Nazionali
Materiale didattico
Verifica dell'apprendimento
Questionario