Dettaglio Attività Formativa Dettaglio Attività Formativa

  • Legenda
  • Formazione:
  • res "RES":  Residenziale
  • fsc "FSC":  Formazione Sul Campo
  • fad "FAD":  Formazione a Distanza
  • Edizione:
  • annullata
  • sospesa
  • già svolta
  • in corso di svolgimento
  • in programma
RES Biomeccanica e postura:integrazione diagnostica e terapeutica  (CCCUD_15)
Crediti assegnati: 33   Durata: 01:30 ore
Tipo attività formativa: Formazione Residenziale
Tipologia: Corso pratico finalizzato allo sviluppo continuo professionale
Organizzato da:
Policlinico Città di Udine S.p.a. (Udine)
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>> professioni partecipanti
Quote di iscrizione: Minimo  0,00 € Massimo  120,00 €

Segreteria organizzativa
Referente: Piera Gemolotto
Telefono: 0432 205863   Fax: 0432 531919
E-mail: formazione@casadicuracittadiudine.it

Informazioni sull'attività formativa
Responsabili Scientifici: BARAK DUNJA
Breve descrizione dell'attività formativa residenziale nel suo complesso
Il corso inizia con una definizione del termine postura . Vengono esaminati i meccanismi fisiologici ,sensitivi e motori che la governano . Segue una breve disamina delle principali scuole anche in riferimento all' orientamento interpretativo e allo sviluppo della conoscenza del sistema posturale e del movimento . Nel Capitolo II° vengono illustrate alcuni elementi di fisiopatologia e terapia manuale che rappresentano le applicazioni terapeutiche dell'orientamento piu' " moderno" ,ecologista :Nello specifico si approfondiscono alcuni concetti che sono di supporto alle tecniche articolari di terapia manuale . Viene in particolare approfondito il metodo Sohier che applica la visione ecologista di equilibrium point e di autoregolazione locale ed introduce , in campo riabilitativo, un modo analitico e terapeutico innovativo con l'analisi dei meccanismi patomeccanici . L'ideatore è. Raymond Sohier , importante docente Chinesiterapista belga . Vengono illustrate poi ,sommariamente. le tecniche di terapia fasciale osteopatica Alla fine del primo periodo,di trattazione della teoria nella disamina del capitolo III° si illustra l': ESAME OBIETTIVO GENERALE con :  visione generale in ortostatismo – ispezione  visione generale in ortostatismo - palpazione  visione generale in ortostatismo – dinamica  visione generale : l'esame sul lettino ( decubito supino  monitoraggio con esami strumentali : esame optocinetico, BAROPODOMETRICO Nella parte pratica si impara e ci si impratichisce sull'esame obiettivo generale Nuova disamina teorica : si introduce la parte piu' specifica dell'integrazione diagnostico-terapeutica valutando i vari distretti . Capitolo IV° - IL PIEDE E LA CAVIGLIA con :Cenni di biomeccanica podalica : tratto dagli insegnamenti del dott. P Ronconi illustre ortopedico che da parecchi anni ha focalizzato il suo interesse nello studio e nella terapia del piede .

Breve descrizione delle relazioni più significative
1° lezione Tema : la postura : ; Definizione. Sistemi che la governano. Le scuole LA POSTURA : con il termine di postura possiamo intendere la posizione del corpo nello spazio e la relazione spaziale tra i segmenti scheletrici, il cui fine è il mantenimento dell'equilibrio ( funzione antigravitaria ) , sia in condizioni statiche che dinamiche , cui concorrono fattori neurofisiologici ,biomeccanici,psicoemotivi e relazionali legati anche all' evoluzione della specie . Il controllo posturale è una funzione direttamente collegata al tono muscolare da cui poi essa dipende e influenza . Il tono di ogni muscolo concatenato al tono degli altri muscoli di tutto l'apparato locomotore ,costituisce il substrato indispensabile per garantire la postura . I tono è influenzato certamente ad molti fattori ( ambiente fisico, emozioni, traumi ..) ma le reazioni d'equilibrio hanno ,sul tono ,una funzione prevalente. Le reazioni posturali sono innescate da meccanismi sensitivi di vario genere : a) afferenze propriocettive: fusi neuromuscolari , corpuscoli del golgi b) afferenze meccanocettive: c) afferenze esterocettive : termocettori , nocicettori,endocettori d) afferenze labirintiche e) afferenze visive.Esse sono messe in atto da meccanismi motori altrettanto vari Proprietà meccaniche intrinseche del muscolo B. Reazioni statiche locali C. Reazioni statiche segmentarie D. Reazioni statiche globali,che coordinano tutto l'app. locomotoreLe scuole del movimento si prendono in esame sommariamente le scuole di pensiero che hanno permesso di approfondire lo studio della movimento e quindi contemporaneamente della postura . La conoscenza dei presupposti teorici che sottostanno allo studio del movimento/postura hanno poi originato le strategie e tecniche terapeutiche oggi vogliamo approfondire .I modelli di studio del movimento : le principali scuole 1.la scuola comportamentista 2.la scuola cognitivista 3.la scuola ecologica la scuola ecologica ha un suo sviluppo negli anni '70 e parte dall' esigenza di superare la logica dei modelli e si basa sull' osservazione che il SNC pur avendo una memoria Hardware vastissima è troppo limitata per intervenire ,sempre, sia sui singoli muscoli sia sui singoli movimenti : troppe sarebbero le variabili . Esiste un sistema di autoregolazione locale non neurologico legato più alle proprieta' dei tessuti ,muscolare , articolare legamentoso . Al SNC sarebbe riservato funzioni di controllo ,di modulazione ,di pensiero, di volonta' •Secondo questa scuola di pensiero : 1.il SNC usa il riflesso per realizzare il movimento .La soglia di stiramento del muscolo è indipendente dai comandi centrali che vanno ai motoneuroni alfa e gamma 2.esiste un punto di equilibrio - equilibrium point – nei vari gruppi muscolari che dipende dallo spazio articolare realizzato dal movimento e dal grado di tensione presente a livello dei vari muscoli. I modelli equilibrum point si fondano sull'idea che i muscoli ( o meglio muscoli in combinazione con circuiti spinali ) si comportano come molle passibili di essere messe a tono,che generan forze dipendenti dalla lunghezza ,che portano il braccio o la gamba ad un certo punto di equilibrio 3.vi sono diverse soglie di attivazione di un muscolo che è visto come una molla : un primo allungamento puo' semplicemente "deformare" il muscolo senza che esso reagisca,un secondo allungamento provoca il tipico riflesso fusale, un ulteriore allungamento provoca una maggior resistenza definita riflesso di allungamento tonico , il tonic stretch reflex . Esso rappresenta solo la deformazione del muscolo senza che questo reagisca "neurologicamente" .
Lingua: Italiano

Professioni partecipanti
Medico chirurgo - Medicina fisica e riabilitazione
Fisioterapista

Docenti torna su
AVARO MARCO,  BERGANTIN ADRIANO
Obiettivo Formativo

Appartenente agli Obiettivi Nazionali
Materiale didattico
Dispensa preparata dal docente
Stampe/CD delle slide/diapositive presentate
Materiale selezionato per l'approfondimento
Verifica dell'apprendimento
Questionario
Prova pratica semplice