Dettaglio Attività Formativa Dettaglio Attività Formativa

  • Legenda
  • Formazione:
  • res "RES":  Residenziale
  • fsc "FSC":  Formazione Sul Campo
  • fad "FAD":  Formazione a Distanza
  • Edizione:
  • annullata
  • sospesa
  • già svolta
  • in corso di svolgimento
  • in programma
RES Temi di neurologia in riabilitazione pediatrica  (ASS4_E8009)
Crediti assegnati: 19   Durata: 19:19 ore
Tipo attività formativa: Formazione Residenziale
Tipologia: Corso di formazione e/o applicazione di percorsi assistenziali e diagnostico-terapeutici (con indicazione di una parte pratica)
Organizzato da:
Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 - Medio Friuli (Udine)
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>> professioni partecipanti
Quote di iscrizione: Minimo  60,00 € Massimo  60,00 €

Segreteria organizzativa
Referente: Gabriella Casarsa
Telefono: 0432806053   Fax: 0432806091
E-mail: cfa@ass4.sanita.fvg.it

Informazioni sull'attività formativa
Responsabili Scientifici: MENCUCCINI AMEDEO,  SCHIERANO STEFANO
Breve descrizione dell'attività formativa residenziale nel suo complesso
Il corso si rivolge essenzialmente ai fisioterapisti e ai medici impegnati nella riabilitazione del bambino, e si svolge in 2 fasi. La prima presenta alcuni strumenti di valutazione clinica molto interessanti e di recente introduzione nella pratica riabilitativa. La seconda fase focalizza l'attenzione su un tema molto attuale come l'asfissia perinatale, che continua ad essere frequente nel neonato a termine.La prima fase è costituita da 2 giornate in cui saranno presentati gli strumenti di valutazione clinica del bambino in uso nel laboratorio di gait analysis della Struttura Operativa di Ortopedia dell'Ospedale Buzzi, che costituisce un punto di riferimento a livello nazionale per queste valutazioni. Si tratta di sistemi ormai indispensabili per la programmazione dei trattamenti invasivi della paralisi cerebrale infantile, e utili anche per il follow up riabilitativo. Queste valutazioni: Gross Motor Function Measure", Melbourne Assessment Scale, SHUEE e QUEST sono interessanti per il fisioterapista perché praticabili nel normale setting, di ognuna saranno spiegate le modalità e limiti di applicazione.La seconda parte sarà dedicata al tema dell'asfissia perinatale: le descrizioni cliniche dei vari quadri di asfissia perinatale; gli eventi modificabili tramite trattamento rianimativo e farmacologico; le possibilità di valutazione clinica e di quantificazione del danno cerebrale (neuroimmagini, EEG, potenziali evocati); la valutazione neurocomportamentale e il significato prognostico delle prime osservazioni durante il ricovero;la modalità di presa in carico precoce, con particolare riferimento all'intervento della fisioterapista durante il ricovero; il sostegno alla ricostituzione della relazione genitori-bambino; le modalità di follow up successivo alla dimissione. Le ultime relazioni metteranno a fuoco alcuni problemi pediatrici di comune riscontro nel bambino con storia di asfissia.

Breve descrizione delle relazioni più significative
La Gross Motor Function Measure e la valutazione del bambino con paralisi cerebrale. L'utilizzo di strumenti di valutazione da parte dei riabilitatori ha lo scopo di oggettivare e monitorare gli eventuali cambiamenti osservati nei bambini. La scelta degli strumenti da impiegare nella propria pratica clinica dovrebbe essere guidata da alcune considerazioni tra le quali la necessità di utilizzare strumenti standardizzati, validati, sensibili, affidabili. Nell'ambito della pratica clinica della nostra Struttura Complessa, la cui attività è volta soprattutto alla modificazione del "comportamento motorio" di bambini con paralisi cerebrale infantile, utilizziamo test (strumentali e non) differenti in relazione al trattamento previsto e alle competenze del bambino. La Gross Motor Function Measure (GMFM) è una scala motoria che valuta le funzioni grosso-motorie del bambino nell'esecuzione di 88 item suddivisi in 5 dimensioni (dalla posizione prona o supina alla corsa) secondo una scala ordinale di 4 punti. La valutazione dell'arto superiore nelle paralisi cerebrali infantili Per la valutazione motoria dell'arto superiore si utilizza la Melbourne Assessment of Unilateral Upper Limb composto da 16 prove che misurano la qualità della funzione unilaterale dell'arto superiore. La Shriners Hospital Upper Extremity Evaluation (SHUEE) valuta invece la funzione bimanuale e l'allineamento dell'arto in modo segmentale e dinamico. L'asfissia perinatale: definizione, patogenesi e clinica Vengono illustrati i meccanismi patogenetici del danno cerebrale nel neonato a termine mediato dall'ipossia-ischemia; saranno evidenziati in particolare i passaggi evitabili della catena patogenetica, cioè gli eventi modificabili tramite trattamento rianimativo e farmacologico. La valutazione neuro comportamentale e la presa in carico precoce del neonato asfittico. Viene presentata, la valutazione neurocomportamentale durante il ricovero in terapia intensiva, a partire dal momento in cui il bambino mostra i primi segni di ripresa clinica. Saranno anche discussi il valore e i limiti, in particolare ai fini della presa in carico riabilitativa, di queste prime osservazioni. L'intervento della fisioterapista indirizzato al bambino ricoverato e alla famiglia. Vengono illustrate le modalità di presa in carico precoce, con particolare riferimento all'intervento della fisioterapista durante il ricovero. Nella relazione si prendono in considerazione due periodi clinici: la prima fase (acuta) e la seconda (subacuta). Durante la prima fase si procede essenzialmente alla cura dell'ambiente (per limitare gli stimoli), all'osservazione del bambino e alla cura posturale durante il sonno; nella seconda fase, in parallelo alla graduale ripresa clinica, si procede secondo un piano abilitativi e assistenziale personalizzato, comprensivo della cura posturale ma esteso anche alla facilitazione delle funzioni tipiche dell'età sempre nel rispetto dei ritmi del bambino. In questo piano sono coinvolti tutti gli operatori, ma soprattutto i genitori, utilizzando le attività fondamentali di accudimento (orientamento verso la persona, avvio della suzione al seno o di altre modalità di "feeling", manovre di "handling" e "holding"). Le difficoltà di alimentazione (stipsi, reflusso gastro esofageo) dal punto di vista del pediatra. Viene evidenziata la necessità di guardare il bambino nella sua interezza e nel suo contesto familiare. vengono descritti e alcuni problemi che talvolta passano in secondo piano rispetto alla compromissione neuro motoria: le difficoltà ad alimentarsi, il reflusso gastroesofageo e le alterazioni dell'alvo. Viene evidenziata la loro rilevanza, in particolare perché possono provocare una compromissione della crescita, e vengono fatti alcuni cenni su come riconoscere in tempo queste situazioni.
Lingua: Italiano

Professioni partecipanti
Medico chirurgo - Area interdisciplinare
Medico chirurgo - Medicina fisica e riabilitazione
Medico chirurgo - Neonatologia
Medico chirurgo - Neuropsichiatria infantile
Medico chirurgo - Pediatria
Fisioterapista
Terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva

Docenti torna su
ANTONELLO CLARA,  CHIANDOTTO VALERIA,  D'OSUALDO FLAVIO,  FRESCHI PAOLA,  GRILLO LUCIA,  JANES AUGUSTA,  SACHER BRUNO,  SCHIERANO STEFANO,  STIGNANI CECILIA
Obiettivo Formativo
Formazione multiprofessionale per la cooperazione alla definizione del progetto riabilitativo applicato alle diverse aree della disabilita'.
Appartenente agli Obiettivi Nazionali
Materiale didattico
Dispensa preparata dal docente
Indicazioni bibliografiche
Stampe/CD delle slide/diapositive presentate
Verifica dell'apprendimento
Prova pratica complessa