Dettaglio Attività Formativa Dettaglio Attività Formativa

  • Legenda
  • Formazione:
  • res "RES":  Residenziale
  • fsc "FSC":  Formazione Sul Campo
  • fad "FAD":  Formazione a Distanza
  • Edizione:
  • annullata
  • sospesa
  • già svolta
  • in corso di svolgimento
  • in programma
RES La grave cerebrolesione acquisita  (ASS4_ER15)
Crediti assegnati: 13   Durata: 15:00 ore
Tipo attività formativa: Formazione Residenziale
Tipologia: Corso di aggiornamento
Organizzato da:
Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 - Medio Friuli (Udine)
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>> professioni partecipanti
Quote di iscrizione:  partecipazione gratuita

Segreteria organizzativa
Referente: Tamara Boschi
Telefono: 3356180387   Fax: 0432553310
E-mail: tamara.boschi@ass4.sanita.fvg.it

Informazioni sull'attività formativa
Responsabili Scientifici: BOSCHI TAMARA,  ONORATO ALBERTO,  PELOSO CINZIA
Breve descrizione dell'attività formativa residenziale nel suo complesso
La riabilitazione del trauma cranico rappresenta un settore terapeutico nuovo, strettamente collegato ai dati epidemiologici attuali. L'incidenza sempre maggiore di questo tipo di patologie, a causa del crescente aumento dei traumi da incidente stradale e grazie al progredire delle tecniche di soccorso e rianimazione richiede una acquisizione di competnze tecniche e organizzative tali da rispondere a questi bisogni. In tale senso l'ospedale nella fase di acuzie il Gervasutta nella fase riabilitativa e i distretti nella fase del reinserimento sono chiamati a svolgere un ruolo adeguato ai vari momenti paologici e di recupero.Ogni fase della patologia, dal momento del trauma, primo soccorso, alla fase del reinserimento sociale richiede un approccio complesso e di forte integrazione tra operatori sanitari e sociali.Nella fase iniziale del soggetto risulta sempre più significativa la tipologia del soccorso, sia in termini temporali che di modalità.La fase di rianimazione e stabilizzazione clinica risulta fondamentale per una prognosi di recupero funzionale; l'intervento riabilitativo inizia precocemente e si avvale di stimolazioni sensoriali la cui efficacia è ancora da dimostrare, malgrado esistano molti studi di ricerca. La presenza di problemtiche di tipo respiratorio, deglutizione richiedono interventi diagnostico-terapeutici multispecialistici che necessitano di un'attenta valutazione ed erogazione nei tempi e modi stabiliti nel piano assistenziale. I momenti critici quali lo svezzamento da tracheostomia e respiratori esigono attenta e complessa analisi. I problemi cognitivi e del linguaggio condizionano fortemente l'iter riabilitativo, così come i disturbi comportamentali.La famiglia diventa un elemento fondamentale durante tutto il periodo della degenza riabilitativa e in particolare nella fase del reinserimento.Questo ultimo momento richiede un approccio integrato ospedale-distretto che deve avvenire in tempi e modi adeguati.

Breve descrizione delle relazioni più significative
Epidemiologia della grave cerebrolesione acquisita Per razionalizzare l'uso delle risorse e per programmare in modo corretto i servizi è indispensabile disporre di dati che permettano di dimensionare il problema della grave cerebrolesione acquisita nella realtà italiana. Una importante difficoltà emergente nell'analisi della letteratura è la carenza di tali dati: i pochissimi studi e la loro eterogenicità, non permettono un accurato studio della problematica. Tuttavia, nella Consensus Conference di Modena, del 2000, si è potuto stabilire il numero di traumi cranio-encefalici attesi per anno, e la loro differenziazione per tipo di outcome. A tal fine ha giovato l'utilizzo di dati rilevati nei paesi più sviluppati, che presentano tipologia di popolazione, fattori di rischio e possibilità terapeutiche simili a quelle del nostro Paese. LA GESTIONE PRE OSPEDALIERA DEL PAZIENTE CON TRAUMA CRANICO Gli obiettivi fondamentali del sistema di emergenza per il soccorso sanitario pre ospedaliero sono: 1. ridurre al minimo il tempo che intercorre fra l'insorgenza dell'evento lesivo e l'inizio delle cure 2. realizzare nella fase pre ospedaliera le cure necessarie al sostegno vitale 3. trasferire il paziente nell'ospedale in grado di fornire le cure necessarie Tali obiettivi sono realizzabili mediante azioni pre pianificate e guidate da protocolli operativi che comprendano, in particolare — la Verifica ed identificazione dell'evento — la Classificazione di gravità (codice colore) — l'estrinsecazione del soccorso (dispatch) Le lesioni cranio encefaliche conseguenti a trauma cranico possono essere suddivise in Il trauma cranico chiuso Primary Trauma Survey: assicurare il trasporto di ossigeno verificando e sostenendo l' ossigenazione – ventilazione, la volemia, il ritmo, la pompa cardiaca. Procedura A, B, C A airway and cervical spine control B breathing : PREVENT HYPOXIA IL PNEUMOTORACE Glasgow Coma Scale Secondary survey Il danno encefalico traumatico: dalla valutazione al trattamento Definizione. Scale di valutazione per adulti e bambini. Linee guida nazionali nel traumatizzato cranico. Monitoraggio. Fattori di rischio. Complicanze. Casi clinici. La grande maggioranza dei pazienti che hanno subito un trauma cranico accede direttamente ad un servizio di pronto soccorso: di questi una quota abbastanza rilevante viene sottoposta ad indagini radiologiche, una piccola percentuale viene ricoverata e solo alcuni devono essere sottoposti ad intervento per il drenaggio di ematomi intracranici. Attraverso una breve relazione e soprattutto una serie di percorsi clinici verranno affrontate le principali situazioni sopra accennate. Bilancio clinico – elementi prognostici:la grave cerebrolesione acquisita, più spesso di origine traumatica, altre volte a causa anossica e vascolare, comporta la manifestazione di più elementi clinici, sia riferibili alla lesione neurologica primaria e alle frequenti complicazioni, sia in rapporto con lesioni associate di diversi organi e apparati. Il bilancio di menomazione deve essere accurato, e basato sia sulla valutazione clinica, che sull'utilizzo di strumenti testistici e di una diagnostica strumentale specifica. Dai vari elementi raccolti deve derivare la previsione delle necessità del paziente, con la costruzione di un percorso riabilitativo dedicato. A tal fine si dovrà tenere conto dei diversi indicatori prognostici, favorevoli e sfavorevoli, indicati dalla letteratura. Obiettivi e modalità del trattamento riabilitativo :la relazione si sviluppa facendo alcuni cenni sulle necessità della fase acuta (prevenzione di danni attraverso corrette posture) e individuando la relazione tra questa fase e i risultati riabilitativi futuri. Arrivando nella fase post-acuta (fase riabilitativa per eccellenza) vengono toccati alcuni aspetti importanti che condizionano e guidano gli atti riabilitativi futuri: Risveglio/non Risveglio
Lingua: Italiano

Professioni partecipanti
Medico chirurgo - Area interdisciplinare
Psicologo - Area interdisciplinare
Fisioterapista
Infermiere
Logopedista

Docenti torna su
BARBALARGA SANDRA,  BOSCHI TAMARA,  CACCIATORI EMANUELA,  CARCHIETTI ELIO,  CASINI MARIO,  CELOTTI PAOLO,  CICISMONDO GAETANO,  DANTONIO DANILA,  FABBRO NERINA,  FACCHINETTI DANIELA,  GIORDANO FRANCESCO,  GRANA' ALESSIA,  MERLO DANIELA,  MORESCHI CARLO,  MOSANGHINI RENZO,  ONORATO ALBERTO,  PASTORI PIETRO,  PELOSO CINZIA,  PETRI PAOLA,  POMETTO DARIO,  ROTTARO DEBORA,  RUGIU MARIA GABRIELLA,  SALVADORI CAVAZZON MONICA,  SOMMA LORENZO,  TRIOLO VITO,  VORANO LORENZA,  ZANOTTI BRUNO
Obiettivo Formativo
Percorsi formativi finalizzati alla rielaborazione dei diversi piani assistenziali, dalla gestione dei problemi clinici ai servizi alla persona e agli interventi sociali, superando una logica di tipo prestazionale.
Appartenente agli Obiettivi Nazionali
Materiale didattico
Dispensa preparata dal docente
Verifica dell'apprendimento
Questionario