Dettaglio Attività Formativa Dettaglio Attività Formativa

  • Legenda
  • Formazione:
  • res "RES":  Residenziale
  • fsc "FSC":  Formazione Sul Campo
  • fad "FAD":  Formazione a Distanza
  • Edizione:
  • annullata
  • sospesa
  • già svolta
  • in corso di svolgimento
  • in programma
RES DISTURBI NEUROVISIVI IN ETA' EVOLUTIVA (0-3 anni)  (ASS4_ER30)
Crediti assegnati:  Durata: 07:45 ore
Tipo attività formativa: Formazione Residenziale
Tipologia: Corso di aggiornamento
Organizzato da:
Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 - Medio Friuli (Udine)
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>> professioni partecipanti
Quote di iscrizione: Minimo  0,00 € Massimo  60,00 €

Segreteria organizzativa
Referente: Tamara Boschi
Telefono: 0432553497   Fax: 0432553310
E-mail: tamara.boschi@ass4.sanita.fvg.it

Informazioni sull'attività formativa
Responsabili Scientifici: CAZZAGON MONICA,  D'OSUALDO FLAVIO,  JANES AUGUSTA
Breve descrizione dell'attività formativa residenziale nel suo complesso
ABSTRACT DEL CONVEGNO I disturbi neurovisivi rappresentano un tema di rilevante importanza per chiunque si occupi di riabilitazione in età evolutiva in considerazione della frequenza di una compromissione visiva sia essa centrale, periferica o associata, in piccoli pazienti affetti da disturbi neuromotori, congeniti o acquisiti. Tali disturbi sono di difficile riconoscimento almeno nei primi mesi di vita e spesso condizionano l'intero trattamento; richiedono pertanto uno stretto scambio di informazioni tra i diversi specialisti che a vario titolo seguono il piccolo utente (neonatologo, pediatra, oculista, fisioterapista, logopedista, ecc.).

Breve descrizione delle relazioni più significative
- VALUTAZIONE CLINICO FUNZIONALE DEI DISTURBI VISIVI NEI PRIMI ANNI DI VITA E INDICAZIONI DI TRATTAMENTO * M. Cazzagon IRCCS "Eugenio Medea" Polo Friuli (Pasian di Prato-Udine) * I. Olimpi IRCCS "Eugenio Medea" Polo Friuli (Pasian di Prato-Udine) -La definizione data dal Little Club (1959) tuttora accettata dalla maggior parte degli esperti di questo complesso gruppo di sindromi sottolinea nella Paralisi Cerebrale Infantile la presenza accanto a disturbi motori, di disturbi "non motori". Sui disturbi non motori si è nel tempo sviluppato l'interesse di molti ricercatori e studiosi. L'interesse era motivato dall'evidenza che spesso i disturbi "non motori" (sensoriali, percettivi, percettivo-motori, prassici, gnosici, concettuali) condizionano la prognosi del disturbo della funzione motoria. Le più recenti teorie sul controllo motorio hanno formato un supporto sempre più solido a questa evidenza cllnica. Tra i disturbi sensoriali, l'interesse degli studiosi si è concentrato in particolare sui disturbi della funzione visiva molto frequenti nella P.C.I. Tra le principali fonti di informazione sulle relazioni tra il nostro corpo e gli oggetti nell'ambiente la visione rappresenta la più sintetica e predittiva e svolge un ruolo guida nell'acquisizione di comportamenti motori adattivi ai cambiamenti di obiettivo e di ambiente. Non è però autonoma in questo compito e necessita dell'integrazione con le informazioni vestibolari ed estero-propriocettive per poter consentire all'individuo di definire delle invarianze o costanti percettive che permettono di modulare il processo di modificazione adattiva del comportamento motorio. L'influenza della visione sul controllo motorio è particolarmente importante durante l'infanzia. Il sistema oculomotorio, attraverso l'interazione dei 5 principali sottosistemi di cui è composto, garantisce la stabilizzazione dinamica della fovea sul bersaglio e svolge un compito fondamentale per la raccolta e l'integrazione delle informazioni visive. Molti bambini con P.C.I. presentano disturbi visivi sia di origine centrale che periferica. Il rilievo precoce di tali disturbi rende possibile valutare come il bambino utilizzi il proprio analizzatore visivo per darsi riferimenti spaziali per il controllo motorio. L'intervento riabilitativo punterà al massimo recupero possibile sia della funzione oculomotoria integrata che della funzione visiva multimodulare e al potenziamento di eventuali altri indizi percettivi compensatori in presenza di limiti non superabili della modificabilità adattiva della visione. Vengono presentati dei casi clinici di bambini con disturbi visivi di varia natura e le caratteristiche dell'organizzazione motoria di ciascuno e il relativo programma riabilitativo. - VALUTAZIONE CLINICA NEUROFTALMOLOGICA E ORTOTTICA NEL PRIMO TRIENNIO CON INDICAZIONI DI TRATTAMENTO Dott.ssa Claudia Cordaro -Le malattie del Sistema nervoso centrale in età precoce si manifestano sia con sintomi visivi periferici sia con lterazioni dell'oculomotricità di natura centrale. Vanno pertanto valutati i segni che ci possono aiutare nella diagnosi differenziale tra ipovisione centrale e periferica. Si prenderanno in considerazione le patologie oculari più frequenti nel primo triennio di vita e si daranno dei cenni di trattamento medico e chirurgico. Un capitolo a parte merita il Cerebral Visual Impairment, come esito di insulto ipossico-ischemico pre e perinatale. VALUTAZIONE OCULISTICA CLINICA E STRUMENTALE DURANTE LA DEGENZA (INDICAZIONI TERAPEUTICHE E PER IL FOLLOW-UP ) Flavia Miani -La retinopatia del pretermine ( ROP ), costituisce ancora oggi una delle patologie più insidiose e gravi per i neonati con peso alla nascita ed età gestazionale molto bassi. L'incidenza della ROP sta in questi ultimi anni aumentando: particolarmente allarmante risulta essere, sia per i neontologi che per gli oculisti, l'incremento di forme di ROP molto gravi che esitano in cecità anc
Lingua: Italiano

Professioni partecipanti
Medico chirurgo - Area interdisciplinare
Medico chirurgo - Medicina fisica e riabilitazione
Medico chirurgo - Neonatologia
Fisioterapista
Logopedista
Ortottista/Assistente di oftalmologia
Terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva
Terapista occupazionale

Docenti torna su
CAZZAGON MONICA,  CHIANDOTTO VALERIA,  CORDARO CLAUDIA,  D'OSUALDO FLAVIO,  GEOTTI SIMONETTA,  JANES AUGUSTA,  MIANI FLAVIA,  OLIMPI IDA
Obiettivo Formativo
Formazione multiprofessionale per la cooperazione alla definizione del progetto riabilitativo applicato alle diverse aree della disabilita'.
Appartenente agli Obiettivi Nazionali
Materiale didattico
Dispensa preparata dal docente
Verifica dell'apprendimento
Questionario