Dettaglio Attività Formativa Dettaglio Attività Formativa

  • Legenda
  • Formazione:
  • res "RES":  Residenziale
  • fsc "FSC":  Formazione Sul Campo
  • fad "FAD":  Formazione a Distanza
  • Edizione:
  • annullata
  • sospesa
  • già svolta
  • in corso di svolgimento
  • in programma
RES Il modello cognitivo-comportamentale nel trattamento delle dipendenze  (ASS3_07049)
Crediti assegnati:  Durata: 07:00 ore
Tipo attività formativa: Formazione Residenziale
Tipologia: Corso di aggiornamento
Organizzato da:
Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 - Alto Friuli (Gemona del Friuli)
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>> professioni partecipanti
Quote di iscrizione:  partecipazione gratuita

Segreteria organizzativa
Referente: Giulia Casolo
Telefono: 0432 982312   Fax: 0432 989407
E-mail: giulia.casolo@ass3.sanita.fvg.it

Informazioni sull'attività formativa
Responsabili Scientifici: CANZIAN GIANNI
Breve descrizione dell'attività formativa residenziale nel suo complesso
La Terapia Dialettico Comportamentale (d'ora in poi DBT) (Linehan, 1993), è un modello psico-sociale basato su un approccio sistemico cognitivo-comportamentale, per l'intervento su pazienti che riscontrino i criteri del disturbo borderline di personalità (secondo il DSM IV), specialmente per quelli con comportamenti suicidari cronici e altre disfunzioni gravi del comportamento. La DBT nasce per il trattamento di donne con disturbo borderline e comportamenti cronici parasuicidari, per le quali si è mostrata essere più efficace di altri trattamenti nella riduzione della gravità e della frequenza di atti parasuicidari (inclusi i tentati suicidi), del drop-out dalla terapia, dei giorni di ospedalizzazione, della rabbia autodiretta e nell'incremento dell'adattamento interpersonale (Linehan, 1991, 1993, 1994). Successivamente è stata adattata al trattamento di pazienti tossicomani (DBT-S), ai disturbi alimentari (DBT-ED) e al trattamento di pazienti psicotici (DBT-P), e associata a progetti pilota di ricerca molto promettenti (…). Tale modello è stato implementato all'interno delle Strutture di riabilitazione Crest (Centro per i disturbi di personalità, www.crest.it) a partire dal 1995. La Linehan esemplifica l'organizzazione del trattamento equiparandolo all'immagine di un albero: le foglie (strategie specifiche, il contratto terapeutico, gli obiettivi e gli strumenti), cambiano come in natura a seconda del setting (ambulatoriale, residenziale) e della patologia affrontata. Alle radici, che restano invariate, c'è la filosofia Zen dalla quale la Linehan mutua la dialettica e le tecniche per la e tolleranza dello stress e per la consapevolezza. Anche il fusto non cambia (la teoria biosociale, le tecniche cognitivo-comportamentali, lo skills training) così come i rami (gli assunti di base, gli accordi d'equipe, le fasi del trattamento). L'evento è aperto anche a personale senza obbligo di acquisizione di crediti ECM (assistenti sociali che operano nel serT).

Breve descrizione delle relazioni più significative
All'interno della "Teoria Biosociale", M.M.Linehan definisce il Disturbo di Personalità Borderline come una disfunzione pervasiva del sistema della regolazione emotiva che, conseguentemente, interagisce con i meccanismi dell'apprendimento. Da questa prospettiva, i comportamenti dei pazienti con BPD (Bordeline Personality Disorders) hanno la funzione di regolare le emozioni e sono al contempo una naturale conseguenza della disfunzione emotiva. La disfunzione biologica del sistema di regolazione emotiva è costantemente rinforzata dall'interazione con l'ambiente relazionale del paziente che, per le sue specifiche caratteristiche, è definito come "ambiente invalidante". Dall'interazione tra la variabile biologica e quella relazionale, nasce quella che è definita come "pervasiva instabilità emotiva" tipica del paziente borderline (Modello transazionale). Inoltre l'instabilità emotiva si fonda su ulteriori due fattori: la vulnerabilità emotiva (variabile biologica) e l'inabilità a modulare le emozioni (variabile comportamentale) intesa come elevata sensibilità emotiva, alta reattività, reazioni immediate ed estreme, bassa regolazione emotiva, disregolazione dei processi cognitivi e lento ritorno allo stato di calma, che si traduce per il paziente nell'incapacità di utilizzare le tecniche funzionali al governo emotivo. L'instabilità emotiva, così intesa, fa del paziente BPD un paziente dipendente dal tono dell'umore. La DBT prevede infatti l'utilizzo di tecniche psico-educazionali (skills training) per diminuire la vulnerabilità emotiva ed aumentare le competenze di regolazione. In presenza di instabilità emotiva si assisterà ad una "caduta cognitiva", evidenziata dall'emergere delle distorsioni cognitive o trappole. La DBT prevede anche l'utilizzo di tecniche cognitive al fine di organizzare interventi di "ristrutturazione cognitiva". La DBT-S rappresenta una modificazione alla DBT standard, è stata attuata per il trattamento di pazienti che riscontrino sia i criteri diagnostici del DSM IV di Disturbo Borderline di Personalità e quelli di disturbo da abuso di sostanze psicoattive (cocaina, anfetamine, oppiacei, sedativi/ipnotici, allucinogeni o ansiolitici). Da questa prospettiva l'abuso di sostanze è al contempo antidoto nei confronti di emozioni intollerabili (inibizione dell'emozione), sia l'espressione incontrollata di un bisogno. I pazienti BPD hanno imparato ad inibire la loro esperienza emotiva tramite l'abuso di droghe o alcool, tagliandosi o mediante altri comportamenti auto-mutilanti. All'altro estremo, hanno imparato a sperimentare ed esprimere emozioni incredibilmente intense e fuori dal loro controllo e ad avere comportamenti eccessivi. Il nostro razionale sulla tossicomania prevede quindi la presenza di due fattori scatenanti riconducibili a variabili interne (vulnerabilità emotiva) e a variabili esterne (ambiente invalidante) che produrranno effetti in termini di instabilità emotiva, deficit cognitivi e comportamenti inefficaci. Pertanto gli strumenti che risulta utile attivare sono sia cognitivi (chiarificazione, riconoscimento delle trappole), sia comportamentali (analisi funzionale, tecnica confrontativa, acquisizione delle capacità mediante lo skills training, strategie di fronteggiamento, gestione delle contingenze).
Lingua: Italiano

Professioni partecipanti
Medico chirurgo - Medicina interna
Medico chirurgo - Psichiatria
Psicologo - Area interdisciplinare
Psicologo - Psicologia
Psicologo - Psicoterapia
Educatore professionale
Infermiere
Altri partecipanti esclusi dall'obbligo dei crediti (non specificate)

Docenti torna su
RANCATI FABIO
Obiettivo Formativo
Aggiornamento professionale nell'esercizio dell'attivita' psicologica e psicoterapeutica.
Appartenente agli Obiettivi Nazionali
Materiale didattico
Stampe/CD delle slide/diapositive presentate
Verifica dell'apprendimento
Questionario