Dettaglio Attività Formativa
- Legenda
- Formazione:
"RES": Residenziale
"FSC": Formazione Sul Campo
"FAD": Formazione a Distanza
- Edizione:
annullata
sospesa
già svolta
in corso di svolgimento
in programma

Crediti assegnati: 6 Durata: 08:00 ore
Tipo attività formativa: Formazione Residenziale
Tipologia: Corso di aggiornamento
Tipologia: Corso di aggiornamento
Organizzato da:
Azienda per i Servizi Sanitari n. 2 - Isontina (Gorizia)
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>> professioni partecipanti
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Quote di iscrizione: partecipazione gratuita
Segreteria organizzativa
Referente: dott.ssa Margherita Cecon
Telefono: 0432506781 Fax: 0432506781
E-mail: meeting.congressi@tin.it
Telefono: 0432506781 Fax: 0432506781
E-mail: meeting.congressi@tin.it
Informazioni sull'attività formativa
Responsabili Scientifici: BALANI ALESSANDRO, RIZZATTO GIORGIO
Breve descrizione dell'attività formativa residenziale nel suo complesso
Il carcinoma mammario e' una malattia percentualmente rilevante nel mondo occidentale ed in Italia, dove sono stimati circa 33.000 nuovi casi/anno, secondo il Registro Tumori. Queste cifre testimoniano l'importanza di questo evento scientifico che approfondirà gli aspetti più moderni della diagnostica e della terapia della malattia tumorale. Nella prima sessione verranno analizzati i programmi di screening attualmente in vigore, finalizzati alla diagnosi precoce dei tumori della mammella. La seconda parte della mattinata tratterà alcuni tra gli aspetti più attuali della diagnostica e della terapia del cancro mammario. Un argomento, estremamente innovativo è rappresentato dalla radioterapia molecolare, il cui nuovo approccio chiamato I.A.R.T.® (Intraoperative Avidination for Radionuclide Therapy) rappresenterebbe un'alternativa alla radioterapia esterna convenzionale e alla radioterapia intraoperatoria. Un ulteriore argomento riguarda l'aspetto estetico postchirurgico. Nonostante gli attuali indirizzi terapeutici siano orientati verso un trattamento di tipo conservativo, la mastectomia rappresenta il trattamento di scelta in un numero considerevole di casi. Diverse sono le tecniche ricostruttive impiegate, di questo relazionerà il chirurgo plastico. Sempre in tema di terapia, non vanno trascurati i riflessi che la biologia tumorale e la genetica possono avere sulle scelte terapeutiche. I progressi nelle tecnologie di analisi della espressione genica hanno reso possibile l'identificazione di nuovi parametri prognostici e predittivi, che integrano quelli tradizionali morfologici ed immunoistochimici, amplificando le possibilità di "personalizzare" la prognosi e la terapia delle pazienti con cancro della mammella. La seduta pomeridiana tratterà gli aspetti più moderni della diagnostica radiologica, con riferimento all'impiego della mammografia ed ecografia digitale, della RMN e della CT-PET. Nell'ultima sessione verranno presentati casi clinici e discussione interattiv
Breve descrizione delle relazioni più significative
Le prospettive terapeutiche: il futuro è già cominciato. Giuseppe Viale Università degli Studi di Milano, Istituto Europeo di Oncologia Nella moderna Oncologia, la ricerca clinica è sempre più indirizzata verso una personalizzazione delle terapie, con l'obiettivo di passare dal trattamento più aggressivo ancora tollerabile a quello meno aggressivo ma ancora efficace. Questo nuovo approccio terapeutico ha avuto particolare successo nel carcinoma della mammella, per il quale si sono succedute negli ultimi anni innovazioni particolarmente importanti, sia per quanto concerne la terapia chirurgica, che quella radiante e quella medica. Basta ricordare l'introduzione e la ampia diffusione della chirurgia conservativa e della biopsia del linfonodo sentinella ascellare per rendersi conto di quanto le pazienti abbiano potuto beneficiare di un approccio chirurgico meno aggressivo, con la possibilità della conservazione della mammella e dei linfonodi ascellari (in caso di negatività del linfonodo sentinella) senza alcuna riduzione della efficacia terapeutica. Più recentemente, sono iniziati gli studi clinici sulla possibilità di completare il trattamento radiante dopo quadrantectomia mediante radioterapia intraoperatoria, o con l'impiego di tecniche di irradiazione parziale della mammella, che risparmiano alla paziente la necessità di affrontare una serie di numerose sedute di radioterapia tradizionale. Infine, nel campo della terapia sistemica del carcinoma della mammella, si sono fatti importanti progressi nella selezione delle pazienti candidate a diverse forme di trattamento, con l'obiettivo di ridurre sempre più il ricorso a cicli di terapia citotossica, che non sono necessari in determinati gruppi di pazienti, che possono beneficiare di terapie di tipo ormonale con un equivalente effetto terapeutico. Ma il futuro che è già alle porte sta delineando scenari ancora più promettenti, con la possibilità di valutare ancora meglio la prognosi delle pazienti e, soprattutto, di selezionare in modo assai più accurato le pazienti candidate alle diverse terapie sistemiche con maggiori probabilità di cura. I progressi nelle tecnologie di analisi della espressione genica rendono ora possibile identificare nuovi parametri prognostici e predittivi, che integrano quelli tradizionali morfologici ed immunoistochimici, ed amplificano le possibilità di "personalizzare" la prognosi e la terapia delle pazienti con cancro della mammella. Screening per il tumore della mammella: aspetti attuali Marco Rosselli Del Turco Centro per lo Studio e la Prevenzione Oncologica Istituto Scientifico della Regione Toscana L'obbiettivo principale dei programmi di screening mammografico e di tutti i programmi organizzati di diagnosi precoce dei tumori della mammella, è quello di diminuire la mortalità specifica per cancro della mammella nella popolazione invitata ad effettuare periodici controlli. La riduzione dei tassi di malattia diagnosticata in stadio avanzato conseguente alla anticipazione diagnostica può determinare inoltre un miglioramento in termini di qualità di vita favorendo la diffusione di trattamenti di tipo conservativo. Per valutare l'efficacia dello screening mammografico nel ridurre la mortalità per cancro della mammella sono stati condotti ben 8 studi randomizzati, tra la metà degli anni '60 e gli anni 90, con oltre 650.000 donne arruolate. Questi studi sono caratterizzati da molte differenze relativamente al test di screening offerto (mammografia in 1 o 2 proiezioni, singola o doppia lettura, qualità del test, associazione dell'esame clinico) le fasce di età coinvolte e la frequenza dell'intervallo di screening. Recentemente la Agenzia Internazionale contro il Cancro (IARC) di Lione ha riunito un gruppo di lavoro per rivalutare le evidenze disponibili sulla efficacia dello screening mammografico che, in conclusione, ha stimato che la partecipazione allo screening organizzato
Il carcinoma mammario e' una malattia percentualmente rilevante nel mondo occidentale ed in Italia, dove sono stimati circa 33.000 nuovi casi/anno, secondo il Registro Tumori. Queste cifre testimoniano l'importanza di questo evento scientifico che approfondirà gli aspetti più moderni della diagnostica e della terapia della malattia tumorale. Nella prima sessione verranno analizzati i programmi di screening attualmente in vigore, finalizzati alla diagnosi precoce dei tumori della mammella. La seconda parte della mattinata tratterà alcuni tra gli aspetti più attuali della diagnostica e della terapia del cancro mammario. Un argomento, estremamente innovativo è rappresentato dalla radioterapia molecolare, il cui nuovo approccio chiamato I.A.R.T.® (Intraoperative Avidination for Radionuclide Therapy) rappresenterebbe un'alternativa alla radioterapia esterna convenzionale e alla radioterapia intraoperatoria. Un ulteriore argomento riguarda l'aspetto estetico postchirurgico. Nonostante gli attuali indirizzi terapeutici siano orientati verso un trattamento di tipo conservativo, la mastectomia rappresenta il trattamento di scelta in un numero considerevole di casi. Diverse sono le tecniche ricostruttive impiegate, di questo relazionerà il chirurgo plastico. Sempre in tema di terapia, non vanno trascurati i riflessi che la biologia tumorale e la genetica possono avere sulle scelte terapeutiche. I progressi nelle tecnologie di analisi della espressione genica hanno reso possibile l'identificazione di nuovi parametri prognostici e predittivi, che integrano quelli tradizionali morfologici ed immunoistochimici, amplificando le possibilità di "personalizzare" la prognosi e la terapia delle pazienti con cancro della mammella. La seduta pomeridiana tratterà gli aspetti più moderni della diagnostica radiologica, con riferimento all'impiego della mammografia ed ecografia digitale, della RMN e della CT-PET. Nell'ultima sessione verranno presentati casi clinici e discussione interattiv
Breve descrizione delle relazioni più significative
Le prospettive terapeutiche: il futuro è già cominciato. Giuseppe Viale Università degli Studi di Milano, Istituto Europeo di Oncologia Nella moderna Oncologia, la ricerca clinica è sempre più indirizzata verso una personalizzazione delle terapie, con l'obiettivo di passare dal trattamento più aggressivo ancora tollerabile a quello meno aggressivo ma ancora efficace. Questo nuovo approccio terapeutico ha avuto particolare successo nel carcinoma della mammella, per il quale si sono succedute negli ultimi anni innovazioni particolarmente importanti, sia per quanto concerne la terapia chirurgica, che quella radiante e quella medica. Basta ricordare l'introduzione e la ampia diffusione della chirurgia conservativa e della biopsia del linfonodo sentinella ascellare per rendersi conto di quanto le pazienti abbiano potuto beneficiare di un approccio chirurgico meno aggressivo, con la possibilità della conservazione della mammella e dei linfonodi ascellari (in caso di negatività del linfonodo sentinella) senza alcuna riduzione della efficacia terapeutica. Più recentemente, sono iniziati gli studi clinici sulla possibilità di completare il trattamento radiante dopo quadrantectomia mediante radioterapia intraoperatoria, o con l'impiego di tecniche di irradiazione parziale della mammella, che risparmiano alla paziente la necessità di affrontare una serie di numerose sedute di radioterapia tradizionale. Infine, nel campo della terapia sistemica del carcinoma della mammella, si sono fatti importanti progressi nella selezione delle pazienti candidate a diverse forme di trattamento, con l'obiettivo di ridurre sempre più il ricorso a cicli di terapia citotossica, che non sono necessari in determinati gruppi di pazienti, che possono beneficiare di terapie di tipo ormonale con un equivalente effetto terapeutico. Ma il futuro che è già alle porte sta delineando scenari ancora più promettenti, con la possibilità di valutare ancora meglio la prognosi delle pazienti e, soprattutto, di selezionare in modo assai più accurato le pazienti candidate alle diverse terapie sistemiche con maggiori probabilità di cura. I progressi nelle tecnologie di analisi della espressione genica rendono ora possibile identificare nuovi parametri prognostici e predittivi, che integrano quelli tradizionali morfologici ed immunoistochimici, ed amplificano le possibilità di "personalizzare" la prognosi e la terapia delle pazienti con cancro della mammella. Screening per il tumore della mammella: aspetti attuali Marco Rosselli Del Turco Centro per lo Studio e la Prevenzione Oncologica Istituto Scientifico della Regione Toscana L'obbiettivo principale dei programmi di screening mammografico e di tutti i programmi organizzati di diagnosi precoce dei tumori della mammella, è quello di diminuire la mortalità specifica per cancro della mammella nella popolazione invitata ad effettuare periodici controlli. La riduzione dei tassi di malattia diagnosticata in stadio avanzato conseguente alla anticipazione diagnostica può determinare inoltre un miglioramento in termini di qualità di vita favorendo la diffusione di trattamenti di tipo conservativo. Per valutare l'efficacia dello screening mammografico nel ridurre la mortalità per cancro della mammella sono stati condotti ben 8 studi randomizzati, tra la metà degli anni '60 e gli anni 90, con oltre 650.000 donne arruolate. Questi studi sono caratterizzati da molte differenze relativamente al test di screening offerto (mammografia in 1 o 2 proiezioni, singola o doppia lettura, qualità del test, associazione dell'esame clinico) le fasce di età coinvolte e la frequenza dell'intervallo di screening. Recentemente la Agenzia Internazionale contro il Cancro (IARC) di Lione ha riunito un gruppo di lavoro per rivalutare le evidenze disponibili sulla efficacia dello screening mammografico che, in conclusione, ha stimato che la partecipazione allo screening organizzato
Lingua: Italiano
Professioni partecipanti
Medico chirurgo - Anatomia patologica
Medico chirurgo - Anestesia e rianimazione
Medico chirurgo - Chirurgia generale
Medico chirurgo - Medicina fisica e riabilitazione
Medico chirurgo - Oncologia
Medico chirurgo - Radiodiagnostica
Medico chirurgo - Radioterapia
Fisioterapista
Infermiere
Tecnico sanitario di radiologia medica
Medico chirurgo - Anestesia e rianimazione
Medico chirurgo - Chirurgia generale
Medico chirurgo - Medicina fisica e riabilitazione
Medico chirurgo - Oncologia
Medico chirurgo - Radiodiagnostica
Medico chirurgo - Radioterapia
Fisioterapista
Infermiere
Tecnico sanitario di radiologia medica
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AMODEO CORRADO, BALANI ALESSANDRO, BORTUL MARINA, BURELLI PAOLO, CHERSEVANI ROBERTA, COVA MARIA ASSUNTA, GEATTI ONELIO, GENTILE GIULIANA, GIUSTOZZI GIANMARIO, PAGANELLI GIOVANNI, ROSSELLI DEL TURCO MARCO, SCHIAVON MAURO, STACUL GIUSEPPE, VIALE GIUSEPPE, ZANIER LORIS
Obiettivo Formativo
Formazione finalizzata all'utilizzo ed all'implementazione delle linee guida e dei percorsi diagnostico-terapeutici.
Appartenente agli Obiettivi Nazionali
Appartenente agli Obiettivi Nazionali
Materiale didattico
Stampe/CD delle slide/diapositive presentate
Assistenza alla formazione successiva all'attività formativa
Aggiornamento elettronico on-line
Verifica dell'apprendimento
Questionario
Confronto tra risultati del test di ingresso/test finale
Confronto tra risultati del test di ingresso/test finale