Dettaglio Attività Formativa
- Legenda
- Formazione:
"RES": Residenziale
"FSC": Formazione Sul Campo
"FAD": Formazione a Distanza
- Edizione:
annullata
sospesa
già svolta
in corso di svolgimento
in programma

Crediti assegnati: 3 Durata: 04:30 ore
Tipo attività formativa: Formazione Residenziale
Tipologia: Corso di aggiornamento
Tipologia: Corso di aggiornamento
Organizzato da:
Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 - Bassa Friulana (Palmanova)
+ elenco edizioni - Nascondi elenco edizioni
>> professioni partecipanti
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Quote di iscrizione: partecipazione gratuita
Segreteria organizzativa
Referente: Carlin Rosella - Treleani Manuela
Telefono: 0432 921440 Fax: 0432 921500
E-mail: inf-ial@ass5.sanita.fvg.it
Telefono: 0432 921440 Fax: 0432 921500
E-mail: inf-ial@ass5.sanita.fvg.it
Informazioni sull'attività formativa
Responsabili Scientifici: SALA PIERGUIDO
Breve descrizione dell'attività formativa residenziale nel suo complesso
Il corso è rivolto a Medici, Biologi e Tecnici di laboratorio e si propone di aggiornare le conoscenze delle diverse figure professionali sull'importanza dell'elettroforesi proteica in relazione a tutta una serie di diagnosi. Le gammapatie monoclonali, che spesso sono neoplastiche (mieloma multiplo), le gammapatie policlonali che possono essere secondarie a cirrosi epatica, sindrome nefrosica, malattia autoimmune. Particolare attenzione verrà dedicata all' evoluzione delle tecniche elettroforetiche, profondamente evolute negli ultimi dieci anni con l'ingresso in campo diagnostico dell'elettroforesi in fase libera (capillare). In considerazione della rilevanza clinica delle relazioni gli interventi saranno tenuti da medici e biologi.
Breve descrizione delle relazioni più significative
Biologia e clinica delle Gammapatie monoclonali. Oggi la classificazione delle gammapatie monoclonali è la seguente: GAMMAPATIA MONOCLONALE DI INCERTO SIGNIFICATO (MGUS) -benigna -biclonale -associata a neoplasie non ematologiche; GAMMAPATIE MONOCLONALI NEOPLASTICHE -Mieloma multiplo classico - smouldering -mieloma non secernente -plasmocitoma localizzato - extramidollare -Macroglobulinemia di Waldenstom -associate a sindromi infoproliferative:linfoma non H.,LLC; CRIOGLOBULINEMIE -crioglbulinemie essenziali -crio secondarie o associate a sindromi linfo-immunoproliferative malattie auoiimmuni malatie infettive; AMILOIDOSI -primitiva -secondaria a mielosa -secondaria a malattie linfoprolifrative-familiare. L'elettroforesi delle siero proteine è la metodica analitica di screening per la ricerca delle componenti monoclonali. Permette ugualmente di ottenere informazioni diagnostiche su un gran numero di patologie che determinano un' alterazione qualitativa o quantitativa del tracciato elettroforetico. L'elettroforesi delle proteine a scopo diagnostico viene eseguita da tempo su supporto solido (acetato di cellulosa o gel di agarosio). Negli ultimi dieci anni le tecniche sono profondamente evolute, in particolare con l'ingresso in campo diagnostico dell'elettroforesi in fase libera (elettroforesi capillare), e permettono oggi di ottenere un'aumentata produttività e delle prestazioni molto elevate in termini di sensibilità e specificità. Tecniche e problematiche dell'elettroforesi capillare. In questa relazione verrà presentata l'evoluzione delle tecniche elettroforetiche (acetato di cellulosa, agarosio, elettroforesi capillare), ponendo un particolare accento all'elettroforesi capillare che presenta delle peculiarità, sia in termini di principio di funzionamento del metodo, che di prestazioni e possibilità di consolidamento. L'Elettroforesi delle Sieroproteine, sia zonale sia capillare, rappresenta in Europa il più comune ed utilizzato mezzo di analisi diagnostica delle Sieroproteine. Mentre da parte di alcuni Autori si è sottolineato la prevalente utilità della elettroforesi nello screening delle componenti immunoglobuliniche monoclonali (Gammapatie monoclonali), altri ricercatori hanno raccomandata quella che viene definita "L'interpretazione molecolare dell'Elettroforesi", volta a cogliere, in termini di riduzione o aumento di singole specie proteiche, le anomalie delle bande elettroforetiche. Pur condividendo l' osservazione che solo poche proteine sieriche contribuiscono nel soggetto normale alla costituzione del tracciato elettroforetico standard a cinque o sei zone (quale ci è noto nel Laboratorio Clinico), e di conseguenza la massa di informazioni deducibili è relativamente limitata, portiamo evidenza, per mezzo di una serie di immagini elettroforetiche e delle susseguenti indagini di approfondimento, che una accurata ispezione visiva del tracciato, sia esso su supporto solido sia generato da una separazione in capillare, può offrire molti spunti di interesse ed utili elementi diagnostici. Questi saranno da approfondire, successivamente, con metodi quantitativi e/o di valutazione qualitativa (es. Immunofissazione) delle proteine interessate dalla anomalia. Una consistente parte della relazione è peraltro dedicata alle Gammapatie Monoclonali, fino alle loro espressioni più inconsuete, ed ai fattori di interferenza che tali anomalie possono mimare.
Il corso è rivolto a Medici, Biologi e Tecnici di laboratorio e si propone di aggiornare le conoscenze delle diverse figure professionali sull'importanza dell'elettroforesi proteica in relazione a tutta una serie di diagnosi. Le gammapatie monoclonali, che spesso sono neoplastiche (mieloma multiplo), le gammapatie policlonali che possono essere secondarie a cirrosi epatica, sindrome nefrosica, malattia autoimmune. Particolare attenzione verrà dedicata all' evoluzione delle tecniche elettroforetiche, profondamente evolute negli ultimi dieci anni con l'ingresso in campo diagnostico dell'elettroforesi in fase libera (capillare). In considerazione della rilevanza clinica delle relazioni gli interventi saranno tenuti da medici e biologi.
Breve descrizione delle relazioni più significative
Biologia e clinica delle Gammapatie monoclonali. Oggi la classificazione delle gammapatie monoclonali è la seguente: GAMMAPATIA MONOCLONALE DI INCERTO SIGNIFICATO (MGUS) -benigna -biclonale -associata a neoplasie non ematologiche; GAMMAPATIE MONOCLONALI NEOPLASTICHE -Mieloma multiplo classico - smouldering -mieloma non secernente -plasmocitoma localizzato - extramidollare -Macroglobulinemia di Waldenstom -associate a sindromi infoproliferative:linfoma non H.,LLC; CRIOGLOBULINEMIE -crioglbulinemie essenziali -crio secondarie o associate a sindromi linfo-immunoproliferative malattie auoiimmuni malatie infettive; AMILOIDOSI -primitiva -secondaria a mielosa -secondaria a malattie linfoprolifrative-familiare. L'elettroforesi delle siero proteine è la metodica analitica di screening per la ricerca delle componenti monoclonali. Permette ugualmente di ottenere informazioni diagnostiche su un gran numero di patologie che determinano un' alterazione qualitativa o quantitativa del tracciato elettroforetico. L'elettroforesi delle proteine a scopo diagnostico viene eseguita da tempo su supporto solido (acetato di cellulosa o gel di agarosio). Negli ultimi dieci anni le tecniche sono profondamente evolute, in particolare con l'ingresso in campo diagnostico dell'elettroforesi in fase libera (elettroforesi capillare), e permettono oggi di ottenere un'aumentata produttività e delle prestazioni molto elevate in termini di sensibilità e specificità. Tecniche e problematiche dell'elettroforesi capillare. In questa relazione verrà presentata l'evoluzione delle tecniche elettroforetiche (acetato di cellulosa, agarosio, elettroforesi capillare), ponendo un particolare accento all'elettroforesi capillare che presenta delle peculiarità, sia in termini di principio di funzionamento del metodo, che di prestazioni e possibilità di consolidamento. L'Elettroforesi delle Sieroproteine, sia zonale sia capillare, rappresenta in Europa il più comune ed utilizzato mezzo di analisi diagnostica delle Sieroproteine. Mentre da parte di alcuni Autori si è sottolineato la prevalente utilità della elettroforesi nello screening delle componenti immunoglobuliniche monoclonali (Gammapatie monoclonali), altri ricercatori hanno raccomandata quella che viene definita "L'interpretazione molecolare dell'Elettroforesi", volta a cogliere, in termini di riduzione o aumento di singole specie proteiche, le anomalie delle bande elettroforetiche. Pur condividendo l' osservazione che solo poche proteine sieriche contribuiscono nel soggetto normale alla costituzione del tracciato elettroforetico standard a cinque o sei zone (quale ci è noto nel Laboratorio Clinico), e di conseguenza la massa di informazioni deducibili è relativamente limitata, portiamo evidenza, per mezzo di una serie di immagini elettroforetiche e delle susseguenti indagini di approfondimento, che una accurata ispezione visiva del tracciato, sia esso su supporto solido sia generato da una separazione in capillare, può offrire molti spunti di interesse ed utili elementi diagnostici. Questi saranno da approfondire, successivamente, con metodi quantitativi e/o di valutazione qualitativa (es. Immunofissazione) delle proteine interessate dalla anomalia. Una consistente parte della relazione è peraltro dedicata alle Gammapatie Monoclonali, fino alle loro espressioni più inconsuete, ed ai fattori di interferenza che tali anomalie possono mimare.
Lingua: Italiano
Professioni partecipanti
Medico chirurgo - Area interdisciplinare
Chimico
Biologo
Tecnico sanitario laboratorio biomedico
Chimico
Biologo
Tecnico sanitario laboratorio biomedico
Docenti torna su
COLATUTTO ANTONIO, DAMIANI DANIELA, DE BIASI FLORA, SALA PIERGUIDO
Obiettivo Formativo
Formazione finalizzata all'utilizzo ed all'implementazione delle linee guida e dei percorsi diagnostico-terapeutici.
Appartenente agli Obiettivi Nazionali
Appartenente agli Obiettivi Nazionali
Materiale didattico
Dispensa preparata dal docente
Indicazioni bibliografiche
Stampe/CD delle slide/diapositive presentate
Indicazioni bibliografiche
Stampe/CD delle slide/diapositive presentate
Verifica dell'apprendimento
Questionario