Dettaglio Attività Formativa
- Legenda
- Formazione:
"RES": Residenziale
"FSC": Formazione Sul Campo
"FAD": Formazione a Distanza
- Edizione:
annullata
sospesa
già svolta
in corso di svolgimento
in programma

Crediti assegnati: 4 Durata: 04:00 ore
Tipo attività formativa: Formazione Residenziale
Tipologia: Corso di aggiornamento
Tipologia: Corso di aggiornamento
Organizzato da:
Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine (Udine)
+ elenco edizioni - Nascondi elenco edizioni
>> professioni partecipanti
Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine (Udine)
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>> professioni partecipanti
Quote di iscrizione: partecipazione gratuita
Segreteria organizzativa
Referente: da definire
Telefono: 0432 5521043 Fax: 0432 5521043
E-mail: formazione@aoud.sanita.fvg.it
Telefono: 0432 5521043 Fax: 0432 5521043
E-mail: formazione@aoud.sanita.fvg.it
Informazioni sull'attività formativa
Responsabili Scientifici: DELFABBRO PAOLO
Breve descrizione dell'attività formativa residenziale nel suo complesso
Il Piano Regionale della Riabilitazione prevede l'adozione di protocolli per il miglioramento, in termini di efficacia ed efficienza, del percorso clinico dei pazienti affetti da mielolesione. Uno degli obiettivi prioritari del DIFUS (Dipartimento interaziendale funzionale dell'Unità Spinale) per l'anno 2006, è la condivisione, con gli operatori sanitari dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine maggiormente coinvolti nella cura ed assistenza dei pazienti mielolesi, di linee guida per la cura e l'assistenza di questi pazienti. Il corso si prefigge di sensibilizzare il personale infermieristico sugli specifici bisogni assistenziali dei pazienti medullolesi, al fine di migliorare la qualità dell'assistenza infermieristica dei pazienti con mielolesione nell'ambito delle strutture operative non "abitualmente" coinvolte nella gestione di questi pazienti. I partecipanti senza obbligo di crediti ecm saranno operatori socio sanitari.
Breve descrizione delle relazioni più significative
Inquadramento generale della lesione midollare: indipendentemente dall'etiologia, una lesione midollare spinale comporta l'interrruzione a livello dellla zona danneggiata sia delle vie nervose ascendenti (dalla periferia al cervello) sia di quelle discendenti (dal cervello alla perifeiria) determinando non solo la compromissione dei movimenti scheletrici volontari e della sensibilità, ma anche di numerose funzioni del sistema nervoso autonomo. La fase immediatamente successiva ad una lesione midollare (shock spinale) è caratterizzata da assenza completa di attività al di sotto della lesione, ma a distanza di circa un paio di mesi inizia a manifestarsi una attività riflessa sottolesionale anomala in quanto non modulata dal cervello e pertanto responsabile di reazioni esagerate. Di fondamentale importanza è la valutazione neurologica iniziale delle lesioni midollari spinali mediane la scheda ASIA che ci consente di attribuire ad esse un livello neurologico e di formulare un giudizio di completezza o incompletezza della lesione. Conoscere il livello iniziale di una mielolesione ci permette di seguirne l'evoluzione clinica nel tempo e, a quadro clinico stabilizzato, di fissare l'obiettivo di recupero funzionale che può essere raggiunto con la riabilitazione (più alto è il livello lesionale, minori saranno le aspettative di recupero funzionale e maggiore il carico assistenziale). Conoscere se una mielolesione è completa o meno è importante dal punto di vista prognostico infatti le lesioni incomplete hanno maggiori possibilità di recupero nel tempo (in genere nei primi 2-3 mesi). La "Disreflessia Autonoma" è una sindrome caratterzzata da intense manifestazioni cliniche (cefalea, crisi pertensiva, bradicardia, tachicardia, iperidrosi, malessere generale/agitazione, flushing al torace e al volto) che può instaurarsi in pazienti milelolesi con livello lesionale midollare al di sopra del sesto metamero dorsale (D6) una volta superata la fase di shock spinale. Tale sindrome è scatenata da un qualsiasi stimolo nocicettivo sublesionale (soprattutto sovradistensione di visceri cavi: vescica e intestino) innocuo per soggetti normali, ma in grado di innescare esagerate risposte simpatiche riflesse nei mielolesi. Il trattamento della Disreflessia Autonoma è prevalentemente di tipo preventivo sia farmacologico con simpaticolitici, che di nursing attraverso una accurata gestione dello svuotamento intestinale e vescicale. L'acuzie della Disreflessia Autonoma è una vera emergenza medica che può essere risolta rapidamente una volta riconosciute ed eliminate le cause scatenanti; all'eventuale persistere di valori pressori elevati il paziente andrà sottoposto a monitoraggio della PA e della FC, andrà mantenuto a riposo in postura seduta e trattato con farmaci ipotensivi per via e.v. (labetalolo, urapidil). LE LESIONI VERTEBRO-MIDOLLARI ED IL LORO TRATTAMENTO CHIRURGICO LA TERAPIA CHIRURGICA DELLA SPASTICITA' CON BACLOFEN INTRATECALE In questa relazione, dopo una premessa ed alcune reminiscenze anatomiche, vogliamo illustrare le patologie a differente eziologia che coinvolgono la colonna vertebrale ed il midollo spinale. Presentiamo le varie tecniche chirurgiche che vengono adottate nei vari casi ed i sistemi utilizzati per la stabilizzazione vertebrale. Nella seconda parte si parlerà di una delle possibili risposte al problema della spasticità: la somministrazione sottotecale di baclofen. Si mostreranno le caratteristiche delle pompe utilizzate, come si posizionano e come si gestiscono e si ricaricano.
Il Piano Regionale della Riabilitazione prevede l'adozione di protocolli per il miglioramento, in termini di efficacia ed efficienza, del percorso clinico dei pazienti affetti da mielolesione. Uno degli obiettivi prioritari del DIFUS (Dipartimento interaziendale funzionale dell'Unità Spinale) per l'anno 2006, è la condivisione, con gli operatori sanitari dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine maggiormente coinvolti nella cura ed assistenza dei pazienti mielolesi, di linee guida per la cura e l'assistenza di questi pazienti. Il corso si prefigge di sensibilizzare il personale infermieristico sugli specifici bisogni assistenziali dei pazienti medullolesi, al fine di migliorare la qualità dell'assistenza infermieristica dei pazienti con mielolesione nell'ambito delle strutture operative non "abitualmente" coinvolte nella gestione di questi pazienti. I partecipanti senza obbligo di crediti ecm saranno operatori socio sanitari.
Breve descrizione delle relazioni più significative
Inquadramento generale della lesione midollare: indipendentemente dall'etiologia, una lesione midollare spinale comporta l'interrruzione a livello dellla zona danneggiata sia delle vie nervose ascendenti (dalla periferia al cervello) sia di quelle discendenti (dal cervello alla perifeiria) determinando non solo la compromissione dei movimenti scheletrici volontari e della sensibilità, ma anche di numerose funzioni del sistema nervoso autonomo. La fase immediatamente successiva ad una lesione midollare (shock spinale) è caratterizzata da assenza completa di attività al di sotto della lesione, ma a distanza di circa un paio di mesi inizia a manifestarsi una attività riflessa sottolesionale anomala in quanto non modulata dal cervello e pertanto responsabile di reazioni esagerate. Di fondamentale importanza è la valutazione neurologica iniziale delle lesioni midollari spinali mediane la scheda ASIA che ci consente di attribuire ad esse un livello neurologico e di formulare un giudizio di completezza o incompletezza della lesione. Conoscere il livello iniziale di una mielolesione ci permette di seguirne l'evoluzione clinica nel tempo e, a quadro clinico stabilizzato, di fissare l'obiettivo di recupero funzionale che può essere raggiunto con la riabilitazione (più alto è il livello lesionale, minori saranno le aspettative di recupero funzionale e maggiore il carico assistenziale). Conoscere se una mielolesione è completa o meno è importante dal punto di vista prognostico infatti le lesioni incomplete hanno maggiori possibilità di recupero nel tempo (in genere nei primi 2-3 mesi). La "Disreflessia Autonoma" è una sindrome caratterzzata da intense manifestazioni cliniche (cefalea, crisi pertensiva, bradicardia, tachicardia, iperidrosi, malessere generale/agitazione, flushing al torace e al volto) che può instaurarsi in pazienti milelolesi con livello lesionale midollare al di sopra del sesto metamero dorsale (D6) una volta superata la fase di shock spinale. Tale sindrome è scatenata da un qualsiasi stimolo nocicettivo sublesionale (soprattutto sovradistensione di visceri cavi: vescica e intestino) innocuo per soggetti normali, ma in grado di innescare esagerate risposte simpatiche riflesse nei mielolesi. Il trattamento della Disreflessia Autonoma è prevalentemente di tipo preventivo sia farmacologico con simpaticolitici, che di nursing attraverso una accurata gestione dello svuotamento intestinale e vescicale. L'acuzie della Disreflessia Autonoma è una vera emergenza medica che può essere risolta rapidamente una volta riconosciute ed eliminate le cause scatenanti; all'eventuale persistere di valori pressori elevati il paziente andrà sottoposto a monitoraggio della PA e della FC, andrà mantenuto a riposo in postura seduta e trattato con farmaci ipotensivi per via e.v. (labetalolo, urapidil). LE LESIONI VERTEBRO-MIDOLLARI ED IL LORO TRATTAMENTO CHIRURGICO LA TERAPIA CHIRURGICA DELLA SPASTICITA' CON BACLOFEN INTRATECALE In questa relazione, dopo una premessa ed alcune reminiscenze anatomiche, vogliamo illustrare le patologie a differente eziologia che coinvolgono la colonna vertebrale ed il midollo spinale. Presentiamo le varie tecniche chirurgiche che vengono adottate nei vari casi ed i sistemi utilizzati per la stabilizzazione vertebrale. Nella seconda parte si parlerà di una delle possibili risposte al problema della spasticità: la somministrazione sottotecale di baclofen. Si mostreranno le caratteristiche delle pompe utilizzate, come si posizionano e come si gestiscono e si ricaricano.
Lingua: Italiano
Professioni partecipanti
Fisioterapista
Infermiere
Altri partecipanti esclusi dall'obbligo dei crediti (non specificate)
Infermiere
Altri partecipanti esclusi dall'obbligo dei crediti (non specificate)
Docenti torna su
CANINO ANTONIO, CAPPELLETTO BARBARA, GRESSANI TIZIANA, POLLAME SILVIA, SIVINI PIETRO, VISENTINI RENATO
Obiettivo Formativo
Promozione della cultura riabilitativa, sviluppo delle competenze professionali per l'acquisizione di metodologie di cura mirate e definizione di protocolli specifici per patologie.
Appartenente agli Obiettivi Nazionali
Appartenente agli Obiettivi Nazionali
Materiale didattico
Dispensa preparata dal docente
Stampe/CD delle slide/diapositive presentate
Stampe/CD delle slide/diapositive presentate
Verifica dell'apprendimento
Questionario