Dettaglio Attività Formativa
- Legenda
- Formazione:
"RES": Residenziale
"FSC": Formazione Sul Campo
"FAD": Formazione a Distanza
- Edizione:
annullata
sospesa
già svolta
in corso di svolgimento
in programma

Crediti assegnati: 6 Durata: 09:30 ore
Tipo attività formativa: Formazione Residenziale
Tipologia: Congresso
Tipologia: Congresso
Organizzato da:
Azienda Ospedaliero-Universitaria-Ospedali Riuniti (Trieste)
+ elenco edizioni - Nascondi elenco edizioni
>> professioni partecipanti
Azienda Ospedaliero-Universitaria-Ospedali Riuniti (Trieste)
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Quote di iscrizione: partecipazione gratuita
Segreteria organizzativa
Informazioni sull'attività formativa
Responsabili Scientifici: BATTAGLINI PIERO PAOLO, MARTINELLI BRUNO, PERFETTI CARLOCESARE
Breve descrizione dell'attività formativa residenziale nel suo complesso
Il convegno rappresenta un'occasione di dialogo tra riabilitatore ed altri cultori nell'ambito delle Neuroscienze orientato al superamento della tradizionale convinzione che funzioni cognitive e motorie siano processi distinti e soprattutto indipendenti tra loro, suggerendo l'importanza di considerare la stretta interdipendenza degli stessi ai fini del recupero. Il movimento non può essere più osservato unicamente come contrazione muscolare ma come gesto inteso come sistema d'azione al quale concorrono in modo equamente importante sia componenti cognitive in termini di pianificazione e programmazione, che esecutive. Il movimento diventa pertanto un'azione finalizzata alla conoscenza, in cui l'interazione tra corpo e mente può diventare il nucleo significativo del percorso di recupero del malato. Diversi studi inoltre sottolineano che durante l'esecuzione del movimento vi è la necessità di un processo di anticipazione che avviene a livello delle strutture parietali fondamentali sia per costruire la correttezza del gesto che la coerenza dei diversi spazi dell'azione. La rappresentazione del corpo e dell'azione risulta essere spesso compromessa in seguito a lesione cerebrale considerando anche la sua specificità emisferica. Partendo da queste conoscenze si affronta lo specifico della disorganizzazione motoria dell' emiplegico sinistro e dell'emiplegico destro, considerando i meccanismi specifici che sottostanno alle peculiari alterazioni del loro comportamento motorio. In quest'ottica l'osservazione del malato deve orientarsi ad individuare le modalità attraverso le quali le alterazioni cognitive possono determinare una specifica alterazione del comportamento motorio, premessa indispensabile per la costruzione di esercizi ed interazioni terapeutiche più mirati che conducano il malato ad un recupero più efficace.
Breve descrizione delle relazioni più significative
NICOLA BRUNO Centro interdipartimentale per le Neuroscienze Brain- Università degli Studi di Trieste "La rappresentazione multimodale dello spazio d'azione" Tradizionalmente, in psicologia cognitiva la percezione e l'azione vengono considerate funzioni altamente modulari, vale a dire, funzioni in cui diversi sistemi dedicati operano indipendentemente l'uno dall'altro. I risultati di molti studi comportamentali recenti mettono in crisi questa concezione, suggerendo invece che le interazioni fra modalità di senso e sistemi di azione svolgono un ruolo fondamentale per la costruzione della rappresentazione dello spazio e del corpo. Nella lezione verrano illustrati alcuni di questi risultati, con particolare attenzione all'interazione fra vista, tatto, percezione della posizione dei propri arti nello spazio e movimenti della mano nello spazio peripersonale. ANGELA SIRIGU Centre de Neuroscience Cognitive, CNRS, Lyon, France La rappresentazione del movimento in seguito a danno centrale o periferico Le teorie del controllo motorio affermano che durante l'esecuzione di un movimento, il SNC genera un modello anticipatorio, con la funzione di prevedere le conseguenze sensoriali di un azione. ELISABETTA LADAVAS "Integrazione visuo-tattile e rilevanza dell'informazione visiva nella percezione somatosensoriale" Verranno trattati tre diversi aspetti riguardanti la percezione somatosensoriale di notevole rilevanza per la riabilitazione dei disturbi sensoriali elementari: 1. il rapporto tra visione del corpo e tatto nella modulazione della percezione tattile, 2. l'organizzazione somatotopica di tale interazione, 3. il ruolo del neglect visivo nel recupero dei disturbi sensori-motori nell'emiplegico sinistro. DORA BANDEL S.C. Medicina Riabilitativa- AOU "Ospedali Riuniti di Trieste" "Neuroscienze e recupero. L'osservazione come primo atto riabilitativo." La comunicazione prevede una breve introduzione storica relativa all'evoluzione delle diverse concezioni che a partire dall'800 fino ai giorni nostri, hanno permesso di comprendere la struttura e l'organizzazione cerebrale e le modalità del recupero in seguito a lesione. In particolare viene considerata l'origine e lo sviluppo della concezione localista CARLA RIZZELLO Centro Studi Riabilitazione Neurocognitiva Villa Miari Santorso -Vi "Il mondo del neuroloeso destro" Si definisce la necessità di una teoria riabilitativa che rappresenti la base per la interpretazione della patologia. Vengono elencati i principi di base della teoria cognitiva della riabilitazione, sottolineandone la peculiarità rispetto a quelli delle altre teorie e la loro validità nei confronti dell'esercizio terapeutico. GILBERTO PIZZOLATO Centro interdipartimentale per le Neuroscienze Brain- Università degli Studi di Trieste "Il ruolo del neurologo nella gestione dell'ictus" Ogni anno in Italia si verificano 200 mila episodi di ictus e come conseguenza circa 60 mila pazienti devono vivere con una disabilità che limita fortemente la loro possibilità di svolgere le normali attività quotidiane. Oggi disponiamo di conoscenze scientifiche, farmaci e strutture ospedaliere per far sì che l'ictus non sia sempre una condanna all'invalidità. FRANCA PANTE' Centro Studi Riabilitazione Neurocognitiva Villa Miari Santorso -Vi "Il mondo del neuroleso sinistro" Si procede con l''interpretazione della patologia del paziente neuroleso sinistro. Viene illustrato, come possibilità di approfondimento, il profilo (come si muove, come riconosce, come usa il linguaggio, come usa l'attenzione, come immagina). Dopo una sua esposizione vengono individuati elementi necessari per il suo superamento nei confronti di una più precisa interpretazione della patologia presentata dal malato.
Il convegno rappresenta un'occasione di dialogo tra riabilitatore ed altri cultori nell'ambito delle Neuroscienze orientato al superamento della tradizionale convinzione che funzioni cognitive e motorie siano processi distinti e soprattutto indipendenti tra loro, suggerendo l'importanza di considerare la stretta interdipendenza degli stessi ai fini del recupero. Il movimento non può essere più osservato unicamente come contrazione muscolare ma come gesto inteso come sistema d'azione al quale concorrono in modo equamente importante sia componenti cognitive in termini di pianificazione e programmazione, che esecutive. Il movimento diventa pertanto un'azione finalizzata alla conoscenza, in cui l'interazione tra corpo e mente può diventare il nucleo significativo del percorso di recupero del malato. Diversi studi inoltre sottolineano che durante l'esecuzione del movimento vi è la necessità di un processo di anticipazione che avviene a livello delle strutture parietali fondamentali sia per costruire la correttezza del gesto che la coerenza dei diversi spazi dell'azione. La rappresentazione del corpo e dell'azione risulta essere spesso compromessa in seguito a lesione cerebrale considerando anche la sua specificità emisferica. Partendo da queste conoscenze si affronta lo specifico della disorganizzazione motoria dell' emiplegico sinistro e dell'emiplegico destro, considerando i meccanismi specifici che sottostanno alle peculiari alterazioni del loro comportamento motorio. In quest'ottica l'osservazione del malato deve orientarsi ad individuare le modalità attraverso le quali le alterazioni cognitive possono determinare una specifica alterazione del comportamento motorio, premessa indispensabile per la costruzione di esercizi ed interazioni terapeutiche più mirati che conducano il malato ad un recupero più efficace.
Breve descrizione delle relazioni più significative
NICOLA BRUNO Centro interdipartimentale per le Neuroscienze Brain- Università degli Studi di Trieste "La rappresentazione multimodale dello spazio d'azione" Tradizionalmente, in psicologia cognitiva la percezione e l'azione vengono considerate funzioni altamente modulari, vale a dire, funzioni in cui diversi sistemi dedicati operano indipendentemente l'uno dall'altro. I risultati di molti studi comportamentali recenti mettono in crisi questa concezione, suggerendo invece che le interazioni fra modalità di senso e sistemi di azione svolgono un ruolo fondamentale per la costruzione della rappresentazione dello spazio e del corpo. Nella lezione verrano illustrati alcuni di questi risultati, con particolare attenzione all'interazione fra vista, tatto, percezione della posizione dei propri arti nello spazio e movimenti della mano nello spazio peripersonale. ANGELA SIRIGU Centre de Neuroscience Cognitive, CNRS, Lyon, France La rappresentazione del movimento in seguito a danno centrale o periferico Le teorie del controllo motorio affermano che durante l'esecuzione di un movimento, il SNC genera un modello anticipatorio, con la funzione di prevedere le conseguenze sensoriali di un azione. ELISABETTA LADAVAS "Integrazione visuo-tattile e rilevanza dell'informazione visiva nella percezione somatosensoriale" Verranno trattati tre diversi aspetti riguardanti la percezione somatosensoriale di notevole rilevanza per la riabilitazione dei disturbi sensoriali elementari: 1. il rapporto tra visione del corpo e tatto nella modulazione della percezione tattile, 2. l'organizzazione somatotopica di tale interazione, 3. il ruolo del neglect visivo nel recupero dei disturbi sensori-motori nell'emiplegico sinistro. DORA BANDEL S.C. Medicina Riabilitativa- AOU "Ospedali Riuniti di Trieste" "Neuroscienze e recupero. L'osservazione come primo atto riabilitativo." La comunicazione prevede una breve introduzione storica relativa all'evoluzione delle diverse concezioni che a partire dall'800 fino ai giorni nostri, hanno permesso di comprendere la struttura e l'organizzazione cerebrale e le modalità del recupero in seguito a lesione. In particolare viene considerata l'origine e lo sviluppo della concezione localista CARLA RIZZELLO Centro Studi Riabilitazione Neurocognitiva Villa Miari Santorso -Vi "Il mondo del neuroloeso destro" Si definisce la necessità di una teoria riabilitativa che rappresenti la base per la interpretazione della patologia. Vengono elencati i principi di base della teoria cognitiva della riabilitazione, sottolineandone la peculiarità rispetto a quelli delle altre teorie e la loro validità nei confronti dell'esercizio terapeutico. GILBERTO PIZZOLATO Centro interdipartimentale per le Neuroscienze Brain- Università degli Studi di Trieste "Il ruolo del neurologo nella gestione dell'ictus" Ogni anno in Italia si verificano 200 mila episodi di ictus e come conseguenza circa 60 mila pazienti devono vivere con una disabilità che limita fortemente la loro possibilità di svolgere le normali attività quotidiane. Oggi disponiamo di conoscenze scientifiche, farmaci e strutture ospedaliere per far sì che l'ictus non sia sempre una condanna all'invalidità. FRANCA PANTE' Centro Studi Riabilitazione Neurocognitiva Villa Miari Santorso -Vi "Il mondo del neuroleso sinistro" Si procede con l''interpretazione della patologia del paziente neuroleso sinistro. Viene illustrato, come possibilità di approfondimento, il profilo (come si muove, come riconosce, come usa il linguaggio, come usa l'attenzione, come immagina). Dopo una sua esposizione vengono individuati elementi necessari per il suo superamento nei confronti di una più precisa interpretazione della patologia presentata dal malato.
Lingua: Italiano
Professioni partecipanti
Medico chirurgo - Area interdisciplinare
Psicologo - Area interdisciplinare
Fisioterapista
Infermiere
Logopedista
Altri partecipanti esclusi dall'obbligo dei crediti (non specificate)
Psicologo - Area interdisciplinare
Fisioterapista
Infermiere
Logopedista
Altri partecipanti esclusi dall'obbligo dei crediti (non specificate)
Docenti torna su
BANDEL DORA, BATTAGLINI PIERO PAOLO, BRUNO NICOLA, LADAVAS ELISABETTA, LUNARDELLI ALBERTA, MEZZAROBBA SUSANNA, PANTE FRANCAANTONIETTA, PIZZOLATO GILBERTO, RIZZELLO CARLA, SIRIGU ANGELA
Obiettivo Formativo
Promozione della cultura riabilitativa, sviluppo delle competenze professionali per l'acquisizione di metodologie di cura mirate e definizione di protocolli specifici per patologie.
Appartenente agli Obiettivi Nazionali
Appartenente agli Obiettivi Nazionali
Materiale didattico
Indicazioni bibliografiche
Bibliografia commentata
Bibliografia commentata
Verifica dell'apprendimento
Questionario