Dettaglio Attività Formativa
- Legenda
- Formazione:
"RES": Residenziale
"FSC": Formazione Sul Campo
"FAD": Formazione a Distanza
- Edizione:
annullata
sospesa
già svolta
in corso di svolgimento
in programma

Crediti assegnati: 11 Durata: 11:00 ore
Tipo attività formativa: Formazione Residenziale
Tipologia: Corso di aggiornamento tecnologico - strumentale
Tipologia: Corso di aggiornamento tecnologico - strumentale
Organizzato da:
Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine (Udine)
+ elenco edizioni - Nascondi elenco edizioni
>> professioni partecipanti
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Quote di iscrizione: partecipazione gratuita
Segreteria organizzativa
Referente: da definire
Telefono: 0432 5521043 Fax: 0432 5521043
E-mail: formazione@aoud.sanita.fvg.it
Telefono: 0432 5521043 Fax: 0432 5521043
E-mail: formazione@aoud.sanita.fvg.it
Informazioni sull'attività formativa
Responsabili Scientifici: DOLCET FLAVIO
Breve descrizione dell'attività formativa residenziale nel suo complesso
I pazienti affetti da insufficienza respiratoria acuta da causa primitivamente respiratoria e/o da insufficienza respiratoria cronica riacutizzata, richiedono spesso ventilazione meccanica nella fase acuta, che può essere di tipo invasivo in terapia intensiva o non-invasivo in medicina d'urgenza. Non sempre il trattamento intensivo acuto risolve rapidamente i loro problemi e il paziente presenta la necessità di mantenere un supporto respiratorio prolungato. L' U.O. di Pneumologia-Fisiopatologia Respiratoria, da circa due anni, accoglie questi pazienti per tentare uno svezzamento dalla ventilazione meccanica, quando possibile, o per avviare i pazienti a domicilio con un ventilatore domiciliare.Significativo è il numero di pazienti seguiti a domicilio dall'ASS4 "Medio Friuli". In questo contesto si inserisce l'evento formativo strutturato in collaborazione con professionisti dell'azienda territoriale "Medio Friuli".
Breve descrizione delle relazioni più significative
Nella relazione introduttiva "La ventilazione meccanica a lungo termine:definizione e indicazioni", vengono chiariti i concetti della ventilazione meccanica a lungo termine, le modalità di ventilazione impiegate (invasiva e non-invasiva), la tipologia di ventilatori utilizzabili e le categorie di pazienti che beneficiano della ventilazione meccanica a lungo termine. Nella relazione "Il Weaning respiratorio" si definisce il concetto di svezzamento. Nell' ultimo decennio il termine svezzamento e' diventato di uso comune nell'ambito clinico. In realta' e' un termine molto spesso usato inadeguatamente rispetto a cio' che si sta descrivendo. Definire il concetto e' di considerevole rilevanza: una definizione univoca e' essenziale per permette di capire di COSA si sta parlando ma permette di interpretare correttamente la letteratura scientifica, di analizzarne i risultati, di guidare le decisioni anche di tipo assistenziale . Se poi si parla di ricerca una definizione univoca, accettata dalla maggioranza e' determinante come punto di partenza per studi epidemiologici e per inserire i pazienti in trials di studi randomizzati controllati. Si tentera', inoltre di identificare l'eziologia della dipendenza alla ventilazione meccanica, in quanto basilare per designare strategie per svezzarlo. Nella relazione "Il paziente affetto da OSAS" viene trattata la sindrome dell'apnea ostruttiva. Tale patologia è caratterizzata da ricorrenti episodi di ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno. Nei paesi occidentali oltre il 4% della popolazione di sesso maschile e il 2% di quella femminile in età adulta è affetto da OSAS. L'OSAS non causa soltanto disturbi respiratori notturni, ma anche alterazioni cardiovascolari con possibile aumento del rischio ipertensione, ictus cerebrale, e coronaropatie e/o peggioramento della funzione cardiaca oltre ad un maggior rischio per incidenti alla guida di veicoli a motore ed infortuni sul lavoro. Le apnee del sonno sono interruzioni del flusso aereo oro-nasale della durata di almeno 10 secondi. Nelle apnee ostruttive, le vie aeree superiori si collassano durante il sonno, con conseguente sviluppo di sforzi respiratori progressivamente crescenti nel tentativo di superare l'ostruzione. VENTILAZIONE A LUNGO TERMINE NEL PAZIENTE TRACHEOSTOMIZZATO (A. Peratoner) I progressi della terapia intensiva hanno drammaticamente migliorato la sopravvivenza dei pazienti con insufficienza respiratoria sia acuta che cronica. In particolare la ventilazione meccanica a lungo termine, soprattutto mediante l'impiego della tracheotomia, ha consentito lunghe sopravvivenze. Si ritiene che il posizionamento della tracheostomia consenta una gestione più sicura e maneggevole delle vie aeree, una migliore comunicazione, un'alimentazione enterale più precoce e sicura e un migliore nursing del paziente. Inoltre può consentire la sospensione della sedazione necessaria per eliminare il più importante disagio per il paziente costituito dalla presenza del tubo translaringeo. Anche dal punto di vista fisiopatologico sono stati dimostrati dei vantaggi nei pazienti ventilati a lungo termine attraverso tracheostomia: la resistenza delle vie aeree, il livello della PEEPi ed il lavoro respiratorio possono diminuire. Tuttavia l'impatto clinico di questi miglioramenti sulla meccanica polmonare non è stato ben definito. La tracheostomia è associata ad una minore mortalità in ICU, ma ad una più lunga degenza e ad mortalità ospedaliera simile a quella dei pazienti non tracheostomizzati.
I pazienti affetti da insufficienza respiratoria acuta da causa primitivamente respiratoria e/o da insufficienza respiratoria cronica riacutizzata, richiedono spesso ventilazione meccanica nella fase acuta, che può essere di tipo invasivo in terapia intensiva o non-invasivo in medicina d'urgenza. Non sempre il trattamento intensivo acuto risolve rapidamente i loro problemi e il paziente presenta la necessità di mantenere un supporto respiratorio prolungato. L' U.O. di Pneumologia-Fisiopatologia Respiratoria, da circa due anni, accoglie questi pazienti per tentare uno svezzamento dalla ventilazione meccanica, quando possibile, o per avviare i pazienti a domicilio con un ventilatore domiciliare.Significativo è il numero di pazienti seguiti a domicilio dall'ASS4 "Medio Friuli". In questo contesto si inserisce l'evento formativo strutturato in collaborazione con professionisti dell'azienda territoriale "Medio Friuli".
Breve descrizione delle relazioni più significative
Nella relazione introduttiva "La ventilazione meccanica a lungo termine:definizione e indicazioni", vengono chiariti i concetti della ventilazione meccanica a lungo termine, le modalità di ventilazione impiegate (invasiva e non-invasiva), la tipologia di ventilatori utilizzabili e le categorie di pazienti che beneficiano della ventilazione meccanica a lungo termine. Nella relazione "Il Weaning respiratorio" si definisce il concetto di svezzamento. Nell' ultimo decennio il termine svezzamento e' diventato di uso comune nell'ambito clinico. In realta' e' un termine molto spesso usato inadeguatamente rispetto a cio' che si sta descrivendo. Definire il concetto e' di considerevole rilevanza: una definizione univoca e' essenziale per permette di capire di COSA si sta parlando ma permette di interpretare correttamente la letteratura scientifica, di analizzarne i risultati, di guidare le decisioni anche di tipo assistenziale . Se poi si parla di ricerca una definizione univoca, accettata dalla maggioranza e' determinante come punto di partenza per studi epidemiologici e per inserire i pazienti in trials di studi randomizzati controllati. Si tentera', inoltre di identificare l'eziologia della dipendenza alla ventilazione meccanica, in quanto basilare per designare strategie per svezzarlo. Nella relazione "Il paziente affetto da OSAS" viene trattata la sindrome dell'apnea ostruttiva. Tale patologia è caratterizzata da ricorrenti episodi di ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno. Nei paesi occidentali oltre il 4% della popolazione di sesso maschile e il 2% di quella femminile in età adulta è affetto da OSAS. L'OSAS non causa soltanto disturbi respiratori notturni, ma anche alterazioni cardiovascolari con possibile aumento del rischio ipertensione, ictus cerebrale, e coronaropatie e/o peggioramento della funzione cardiaca oltre ad un maggior rischio per incidenti alla guida di veicoli a motore ed infortuni sul lavoro. Le apnee del sonno sono interruzioni del flusso aereo oro-nasale della durata di almeno 10 secondi. Nelle apnee ostruttive, le vie aeree superiori si collassano durante il sonno, con conseguente sviluppo di sforzi respiratori progressivamente crescenti nel tentativo di superare l'ostruzione. VENTILAZIONE A LUNGO TERMINE NEL PAZIENTE TRACHEOSTOMIZZATO (A. Peratoner) I progressi della terapia intensiva hanno drammaticamente migliorato la sopravvivenza dei pazienti con insufficienza respiratoria sia acuta che cronica. In particolare la ventilazione meccanica a lungo termine, soprattutto mediante l'impiego della tracheotomia, ha consentito lunghe sopravvivenze. Si ritiene che il posizionamento della tracheostomia consenta una gestione più sicura e maneggevole delle vie aeree, una migliore comunicazione, un'alimentazione enterale più precoce e sicura e un migliore nursing del paziente. Inoltre può consentire la sospensione della sedazione necessaria per eliminare il più importante disagio per il paziente costituito dalla presenza del tubo translaringeo. Anche dal punto di vista fisiopatologico sono stati dimostrati dei vantaggi nei pazienti ventilati a lungo termine attraverso tracheostomia: la resistenza delle vie aeree, il livello della PEEPi ed il lavoro respiratorio possono diminuire. Tuttavia l'impatto clinico di questi miglioramenti sulla meccanica polmonare non è stato ben definito. La tracheostomia è associata ad una minore mortalità in ICU, ma ad una più lunga degenza e ad mortalità ospedaliera simile a quella dei pazienti non tracheostomizzati.
Lingua: Italiano
Professioni partecipanti
Medico chirurgo - Area interdisciplinare
Fisioterapista
Infermiere
Fisioterapista
Infermiere
Docenti torna su
COGOI GAETANO, DE REGGI ALESSANDRA, DOLCET FLAVIO, PERATONER ANTONIO, PONTONI MARTA, SCALZO CARLO, SNIDERO FRANCA
Obiettivo Formativo
Formazione finalizzata all'utilizzo ed all'implementazione delle linee guida e dei percorsi diagnostico-terapeutici.
Appartenente agli Obiettivi Nazionali
Appartenente agli Obiettivi Nazionali
Materiale didattico
Stampe/CD delle slide/diapositive presentate
Materiale selezionato per l'approfondimento
Materiale selezionato per l'approfondimento
Verifica dell'apprendimento
Questionario