Responsabili Scientifici: BOLZONELLO PAOLA,  CRAGNOLIN ELISA,  ORZAN EVA

Breve descrizione dell'attività formativa residenziale nel suo complesso
Le conoscenze scientifiche, mediche e tecnologiche degli ultimi 15-20 anni hanno dimostrato che un'identificazione, una diagnosi e un intervento audiologico protesico e riabilitativo molto precoci sono procedure oggi realizzabili, efficaci ed anche economiche. Queste conoscenze hanno internazionalmente favorito lo sviluppo di programmi di screening uditivo neonatale e di sorveglianza audiologica nei primi anni di vita, con l'obiettivo di identificare i deficit uditivi congeniti entro i primi 3 mesi di vita e quelli ad esordio successivo immediatamente dopo la loro manifestazione. Lo screening uditivo neonatale universale e la sorveglianza audiologica in età pediatrica rappresentano oggi lo standard di un servizio che si è evoluto nell'arco degli ultimi 45 anni, dapprima promosso dal Joint Committee on Infant Hearing (JCIH) americano e in seguito approvato e sostenuto da numerose organizzazioni professionali e Ministeri della Salute di tutto il mondo. Successivamente, nel 2009, numerosi paesi del mondo si sono riuniti sotto l'egida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per discutere l'attualità e i principi guida degli screening uditivi neonatali e infantili. Lo scenario emerso è che la maggior parte dei paesi partecipanti aveva intrapreso qualche attività di prevenzione in forma di programma universale o di registro di fattori di rischio audiologici, ma che quasi la totalità dei programmi non era in grado di fornire dati epidemiologici o indicatori di processo condivisi. In alcune situazioni la carenza di formazione del personale e di qualità delle prestazioni rendeva l'attività di screening inefficace sino all'80%. Da qui la necessità di discutere e rivedere i metodi di screening uditivo e follow-up audiologico, i protocolli, i controlli di qualità e le valutazione di costo-efficacia, nell'ambito del piano formativo 2017/2018 della Regione Friuli Venezia Giulia.

Breve descrizione delle relazioni più significative
Conoscere il significato e gli obiettivi del programma di screening uditivo neonatale della Regione Friuli Venezia Giulia (Delibera di Giunta regionale 1122 del 15.6.2012 "Programma regionale di screening uditivo neonatale universale, sorveglianza e valutazione audiologica" e del documento operativo allegato alla stessa). Conoscere e saper applicare le procedure dello screening uditivo neonatale, identificare e/o aggiornare i referenti presso i punti nascita; apprendere le competenze tecniche per l'utilizzo dei test di screening. Condividere le raccomandazioni operative per la gestione dei casi refer e dei neonati con fattori di rischio audiologici e nello specifico delle procedure e delle tempistiche di l'invio alla valutazione audiologica di secondo livello dei neonati e dei bambini che passano lo screening uditivo neonatale, ma che presentano o sviluppano un fattore di rischio audiologico. Conoscere gli strumenti di comunicazione tra operatori e le loro corrette pratiche di utilizzo. Simulare la risoluzione di casi clinici. Apprendere l'utilizzo del nuovo portale per la gestione informatizzata dei risultati del programma di screening.

Prerequisiti partecipanti
Il corso è riservato agli operatori di tutti i punti nascita della regione.